F1 | Tredozi: “Ferrari passi avanti e non è troppo lontana”

Dopo un altro weekend di F1, ai microfoni di Pit Talk parliamo con il nostro ospite, l’ingegner Tredozi sulla situazione attuale e futura della scuderia Ferrari, anche in previsione del cambio di regolamento 2022.

La Ferrari nel GP di Spagna conclude con un quarto posto, ottimo viste le premesse, e un settimo posto (Carlos Sainz). Così commento l’ing. Tredozi il risultato della rossa.

Ferrari ha fatto un passo avanti. Purtroppo Merc e RB sono in condizioni tali da essere difficili da scalzare, ma ci sono buone opportunità. E’ il pacchetto che conta. Leclerc ha fatto una gara senza errori, il team ha optato per una strategia corretta e il risultato è l’aver lottato con la seconda Mercedes.”

Tutto sommato la Ferrari non può lamentarsi dell’esito di questo weekend. Sfiorato il podio con una partenza e un ritmo da top di Charles Leclerc, il quale però non ha potuto far nulla sul lungo periodo per evitare l’arrivo di Bottas.

La Ferrari sta sì lavorando bene per la lotta al terzo posto, ma si prende comunque 50 secondi dal primo posto a fine gara…non è sicuramente un dato rassicurante o di cui andarne fieri.

“Barcellona è una pista difficile, necessità di efficienza aerodinamica e alto carico e la Ferrari ha dimostrato di andare bene. Penso che sia anche in grado di migliorare. Andare a vincere non è facile, gli altri sono molto forti e la F1 non ti permette di guadagnare tanto in poco tempo.”

Ormai la F1 di oggi non ci ha abituato a rimonte clamorose, questo perchè sviluppare la macchina in corso con tante limitazioni dovute al regolamento, è complesso, altrimenti non avremmo un’egemonia Mercedes dal 2015. La Ferrari sta cercando di ripartire da delle basi solide, ma un dominio non lo si costruisce dall’oggi al domani. Il “settore viola” nel corso delle FP2 ha illuso i tifosi, sappiamo benissimo che al venerdì non si fanno i punti. La Ferrari ha tanto da fare.

“La prestazione del motore ieri è legata alla condizione dell’assetto. Ieri Sainz faceva fatica con la velocità sul dritto ma poteva essere una scelta di assetto, perché la Ferrari era forte nel T3 e quindi la risultante sul dritto era un compromesso. Credo che ci siano stati passi avanti, non penso che sia a livello Mercedes ma non è molto lontana.”

Fa strano sentir dire che non sia lontana dalla Mercedes, quando in gara finisce appunto 50 secondi dietro nonostante il quarto posto. Sul giro secco abbiamo visto una Ferrari in grado di avvicinarsi alla Mercedes, ma questo non vuol dire che le monoposto siano vicine. Sicuramente ha una buona aerodinamica, competitiva, ma nel complesso non si può pensare che con i soli aggiornamenti la Ferrari vada a giocarsi il titolo.

“Miracolo 2022? Tutti ce lo aspettiamo ma nei cambi di regolamento epocali, come questo che sarà, avrà una macchina completamente diversa. La strategia Ferrari è giusta perché investe le forze per una buona macchina l’anno prossimo, non sarà facile. Nei cambi di regolamento ci possono essere piccoli dettagli della vettura che possono fare il vuoto. E’ necessario un impegno forte.”

Il 2022 è un’incognita per tutti. I soli team sanno cosa stanno facendo, su cosa lavorare e che tipo di monoposto sviluppare, le aspettative sono come sempre alte in casa Ferrari, ma non bisogna essere convinti che la Ferrari potrà vincere già dal prossimo anno. Tante sono le cose che potranno influire, tutti partono da zero e solo più avanti capiremo chi davvero ha trovato la quadra per la nuova monoposto.

“Risorse umane Ferrari? Io sono favorevole al gruppo di italiani che ci sono attualmente. La Ferrari ha tutti gli elementi per essere vincenti: budget, persone che lavorano insieme da anni, una storie e una cultura importante. La chiave sta nel migliorare l’efficienza del lavoro ma le capacità credo che in Ferrari ci siano. La F1 oggi è molto competitiva, si parla di lotta sui centesimi… La somma delle scelte fanno e faranno un guadagno importante.”

Il gruppo Ferrari sembra essersi consolidato dopo anni traballanti e con spaccature interne a Maranello. Non è mai facile creare un gruppo affiatato, che lavora bene e che riesce a tirare fuori il massimo dai piloti, agli ingegneri, alla fabbrica. Se Ferrari riesce a sviluppare questo requisito in vista del 2022, si potrà iniziare a sperare in qualcosa di positivo.

A Maranello devono risalire dopo tante rovinose cadute, sicuramente hanno un progetto, hanno una base per il 2022 da poter migliorare e hanno una squadra che per ora sta lavorando bene con il poco che ha. La domanda è, sarà sufficiente per poter tornare a lottare per le posizioni che contano?

Giuseppe Piccininni
Giuseppe Piccininni
Graduated Computer Science student. Articolist for F1sport.it, FIA Accredited. Twitter: @MasterOfPeppe

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