Decisamente il GP di Monaco è stata la giornata più nera della Mercedes.
Non certo per il colore delle sue macchine e neppure per il ritiro di Valtteri Bottas a causa del dado ribelle che non ha permesso di sostituire la ruota al pit-stop.
E neppure per la magra prestazione di Lewis Hamilton nelle qualifiche del sabato, con le conseguenti difficoltà nella gara della domenica cui si è aggiunta la strategia errata del team nel far rientrare anticipatamente la macchina per il suo pit-stop.
E neppure per la leadership persa nel campionato piloti ed in quello costruttori.
No, la beffa più nera per Toto Wolff è stata la classifica con ben due macchine equipaggiate con motore Mercedes davanti alla vettura ufficiale di Hamilton.
Infatti sia Lando Norris, con la McLaren magnifico al terzo posto, che Sebastian Vettel, sesto con l’Aston Martin, riemergendo dalle brume in cui si era ritrovato nelle prime gare di stagione, hanno concluso la gara davanti alla Mercedes ufficiale.
Anatema! Dover ammainare bandiera di fronte ai proprio clienti…
Un’onta per la Casa tedesca che sarà veramente dura da mandar giù per i vertici a partire da Wolff. Ma anche per tutto il management della Casa della stella.
Una battuta d’arresto che ridà vivacità alla Formula 1 che rischiava parecchio per la supremazia della coppia Hamilton-Mercedes, e che spingerà il team ad una rivincita immediata fin dalla prossima gara.
Ma attenzione! Quando si agisce con spirito di vendetta spesso capita di infognarsi in meandri pericolosi. Quindi occhio ai prossimi Gran Premi. Ci sarà da divertirsi.