F1 | Sauber: continueremo a chiamarla Alfa Romeo nel 2021

Anche nel 2021 la Sauber correrà sotto le insegne della Alfa Romeo, come avvenuto negli ultimi tre anni. E’ la prosecuzione di una partnership divenuta esclusivamente commerciale con Ferrari.

 

di Francesco Svelto |

 

 

Si scrive Alfa Romeo, si legge Sauber. La storia è iniziata qualche anno fa e continuerà anche nel 2021. E’ infatti notizia di queste ore del rinnovo della partnership commerciale – perchè solo di quello si tratta all’atto pratico – tra il brand di Arese e il team svizzero di F1 con base ad Hinwill.

I fatti ci dicono che oggi, giovedì, in vista del Gran Premio dell’Emilia Romagna, a Imola, Sauber e Alfa Romeo hanno confermato che continueranno il loro attuale accordo. E l’annuncio è avvenuto in terra italiana, su un circuito che è una dei templi storici del motorsport. Per l’occasione il team svizzero avrà una livrea speciale per tutta la durata del weekend. La potremo ammirare sabato, in occasione delle prime prove libere. Questo weekend infatti verrà sperimentato un format nuovo che prevede l’assenza di attività in pista al venerdi.


Si scrive Alfa Romeo ma si legge Sauber, dicevamo. Facciamo un passo indietro. Era il tardo 2017 quando Marchionne sfoderò uno dei suoi colpi da maestro, da manager d’azienda navigato quale era: far ritornare il nome della Alfa Romeo in F1, il più grande showroom globale a cui un brand dell’automotive potesse ambire. Tutto bello, tutto perfetto.

La partnership era su una base triennale (2018-2020 compresi) e prevedeva al primo anno la sola sponsorizzazione della Sauber con parziale cambio di nome (ricordate la Alfa Romeo-Sauber del 2018, la prima F1 di Leclerc per intenderci) per poi passare negli anni successivi al rafforzamento di tale accordo con l’integrazione anche di know-how tecnico da parte del gruppo FCA-Ferrari.

Marchionne poi morì e questi aspetti non furono più portati avanti. O almeno non totalmente. Il flusso di know-how tecnico da Maranello a Hinwill – di cui sopra – inizialmente istanziato finì in alcuni casi anche invertire rotta (vedasi il caso di Simone Resta inizialmente incaricato di rinforzare la Alfa e poi richiamato a Maranello).

Fino ad arrivare a quest’anno, con il team svizzero che combatte quasi nei bassifondi della classifica con Raikkonen e Giovinazzi (altro aspetto dell’accordo era, appunto, un sedile a di scelta Ferrari) e con tanti problemi economici. Ecco quindi che il futuro della Sauber poteva apparire incerto, fumoso, in vista del 2021. Fino all’annuncio di questa mattina che salva un po’ capre e cavoli.

Si. Perchè se da un lato Sauber potrà contare ancora del supporto economico del gruppo FCA-Ferrari per un ulteriore anno (con sconto sui motori e altri aspetti a corollario), l’accordo in essere fa comodo anche a Ferrari che non perderà un sedile per i propri piloti e soprattutto l’appoggio politico di un team che fa sempre comodo ai tavoli decisionali in vista del futuro.

Ma tutto questo quanto durerà? Chissà. Il 2021 potrebbe essere l’ultimo anno di questa sorta di re-brand dell’era moderna, con il 2022 che porterà tante, troppe variabili sia tecniche che politico-economiche di cui non si può non tenere considerazione.

Vedremo come andrà. Per ora continueremo a chiamarla Alfa Romeo. Con buona pace della vera storia del marchio di Arese che è da tutt’altra parte.

 

Francesco Svelto