F1 | Barcellona: imbarazzante superiorità Mercedes in qualifica

La Mercedes piazza l’ennesimo 1-2 della stagione in qualifica a Barcellona, Spagna. La Ferrari rimedia un distacco imbarazzante e c’è il rischio che già da domani il mondiale possa diventare un “affaire” tutto interno alla casa di Stoccarda.

di Francesco Svelto |

“Gli aggiornamenti funzionano!”. E’ con questa dichiarazione che un po’ di personaggi – Vettel compreso – dell’ambiente Ferrari approcciavano il sabato mattina, poco prima dell’inizio delle qualifiche. Conferme ed entusiasmi anche da diversi commentatori delle tv – non tutti a dire il vero – che erano pronti a commentare quello che si pensava essere un grande spettacolo al sabato pomeriggio.

E invece no. Nel sabato di Barcellona, è arrivata la più grande mazzata della stagione, almeno finora. La Mercedes mette a segno l’ennesimo 1-2 e Vettel, terzo, rimedia quasi 9 decimi di distacco dal poleman.

Già, il poleman. La Mercedes mette Bottas davanti a Lewis Hamilton per la terza volta consecutiva. E non può essere più un caso. Il finnico “dalle parvenze di boscaiolo” (qualcuno lo definisce cosi) ha schiaffeggiato il più blasonato compagno di squadra dandogli un distacco di ben 6 decimi. Un enormità se consideriamo che Hamilton è tra i tre migliori qualificatori della storia della F1. E fin qui la storia Mercedes.

La storia Ferrari invece ci racconta un sabato pomeriggio da brividi. Perché come tutti sappiamo il team di Maranello portava in Catalogna una serie di update alla vettura che andavano da componenti aerodinamiche ad aggiornamenti al motore. E fino a poche ore fa, avevamo capito che questo pacchetto massivo di novità stava funzionando (anche se non ne vedevamo effettivamente i risultati in pista). Ma se c’era qualche dubbio dalle prove libere, le qualifiche ci hanno detto che il gap non solo non si è ridotto ma è addirittura aumentato. La mazzata rimediata oggi è da KO definitivo, anche se si tratta solo della quinta qualifica stagionale sulle 21 totali.

I piloti dicono che la vettura è bilanciata, costante. Solo che risulta costantemente lenta. Soprattutto nel terzo settore, dove accumula praticamente tutto il gap che riscontriamo sulla linea del traguardo. Andando un attimino più nel dettaglio, il primo settore – con predominanza al motore – sorride alla Ferrari; nel secondo la Rossa perde il vantaggio nel primo e nel terzo arriva il colpo finale. Considerato che l’ultima parte del tracciato è fatto di curve a bassa percorrenza e chicane – e che quindi carico aerodinamico e trazione la fanno da padrone – i punti dove la Ferrari è deficitaria sono chiari.

Ad ogni modo vi è da registrare anche la brutta gestione – a parere di chi scrive – della strategia di qualfica per Charles Leclerc. Il monegasco è stato costretto ad una Q3 in formato one-shot, ovvero aveva una sola possibilità di uscita per fare il giro. Il muretto ha deciso di imbarcare carburante e mandare fuori Leclerc per un giro lanciato, due di cool-down e un altro lanciato. Risultato: 1”2 di distacco da Bottas e quinta posizione in griglia. La situazione particolare si poteva gestire diversamente, con una classica uscita verso la fine della sessione per un unico giro lanciato. Siamo certi che il monegasco avrebbe avuto maturità e talento sufficienti per tirare fuori il massimo anche da quella particolare situazione, invece di maltrattare un treno di gomme con quel run alquanto strano.

Ad interporsi ai ferraristi vi è Max Verstappen, mina vagante per la partenza di domani. Proprio la partenza sarà una fase cruciale della gara, con Hamilton che difficilmente sarà nuovamente “tenero” (per usare un suo termine) nei confronti del compagno. Il finnico sta cominciando a diventare un compagno scomodo e forse, a Stoccarda, da qui a poco si troveranno a gestire di nuovo una situazione pericolosa. Appuntamento a domani alle 15:10 per la partenza del GP di Spagna.

 

Francesco Svelto