F1 | Ferrari, il motore di Leclerc è ok

Sospiro di sollievo a Maranello: il powertrain di Leclerc non ha riportato danni e sarà utilizzato anche in Cina, con le dovute precauzioni. Ma cosa gli era successo di preciso?

Abbiamo ancora tutti nella mente il team radio di Leclerc durante la gara in Bahrain: “There’s something strange with the engine!”. Con quella frase, trasmessa in mondovisione, i sogni di gloria dei tifosi Ferrari sono svaniti per far posto all’ennesima festa argentata. Durante e dopo la gara ci siamo posti tutti la seguente domanda: Cosa è accaduto alla power unit di Leclerc?”

Per chi non lo sapesse, il motore a combustione interna di queste monoposto ha 6 cilindri. E di conseguenza 6 iniettori, i quali “immettono” la benzina nel cilindro. Gli iniettori della power unit Ferrari sono prodotti da Magneti Marelli, non dal Cavallino, i cui motori non hanno mai avuto alcun problema con questo elemento piccolo ma fondamentale.

Al giro 46 l’iniettore del quarto cilindro ha smesso improvvisamente di funzionare. La perdita di potenza è difficile da quantificare, ma siamo ben oltre i 100 cavalli che qualcheduno aveva ipotizzato all’inizio.

La mancanza del quarto cilindro ha scatenato ovviamente altri problemi, perché i componenti del motore sono progettati per lavorare in perfetta sintonia fra di loro. E appena qualcosa smette di andare, il meccanismo si inceppa. Difatti il turbocompressore entrava in funzione tardi e male e il recupero di energia da parte dell’MGU-H non era buono. Capite da soli come un pezzo così piccolo sia comunque determinante in questo sport.

Leclerc poi, seguendo alla lettera le istruzioni del team alla radio, ha modificato la mappatura del motore facendo sì che la benzina fosse inviata ai cinque cilindri funzionanti, per recuperare un po’ di ritmo. Però in questo modo il consumo di benzina è aumentato, e dato che il monegasco rischiava di restare a piedi, è stata inserita una mappa più conservativa, che gli ha permesso di finire la gara.

Quello che i motoristi di Maranello temevano erano gli attriti causati dalla mancanza di benzina nel cilindro incriminato, che potevano danneggiare anche seriamente il motore endotermico. Nulla di tutto questo è accaduto. Il motore, dopo attenti controlli, è stato dichiarato a posto e verrà usato anche in Cina.

Ovviamente il tema affidabilità rimane sotto la lente di ingrandimento, dato che si possono usare solamente tre motori endotermici.

A Maranello stanno lavorando senza sosta al riguardo e lo stanno facendo nel seguente modo:

Viene montato al banco prova un motore nuovo di zecca, e la squadra inizia a far girare il motore, simulando il lavoro che il propulsore svolge durante il weekend di gara. La simulazione continua all’infinito, fino a quando un componente, piccolo o grande, smette di funzionare. Appena avviene, il motore in questione viene smontato dal banco. E mentre la squadra analizza cosa è successo a quella power unit, un’altra ne monta immediatamente una nuova, che ricomincia il lavoro esattamente come la precedente.

Questo tipo di lavoro, cioè stressare il motore fino alla rottura, serve per capire che tipo di problemi può avere il motore. e Ferrari ha un disperato bisogno di capire cosa non funzioni nel propulsore di Vettel e Leclerc