La Red Bull limita i danni nel GP d’Italia a Monza. Max Verstappen ha perso il podio per una penalità di cinque secondi, giungendo quinto al traguardo. Invece Daniel Ricciardo è stato costretto al ritiro per la rottura della power-unit.
La Red Bull dopo Spa, limita i danni anche nel GP d’Italia sul circuito di Monza. Max Verstappen riesce a concludere in quinta posizione, mentre Daniel Ricciardo si è ritirato per un problema alla power-unit sulla sua RB14.
Ad ogni modo in casa Red Bull c’è un po’ d’amaro in bocca, poichè Verstappen ha perso la terza posizione per una penalità di cinque secondi. Verso il finale di gara l’olandese nel tentativo di difendersi dall’attacco di Bottas alla prima chicane, ha accompagnato verso l’esterno il finlandese della Mercedes. In pratica Verstappen in fase di frenata ha cambiato traiettoria all’ultimo, costringendo Bottas nel saltare la prima chicane.
Poche tornate dopo il contatto tra Verstappen e Bottas, è arrivata la penalità da parte dei commissari di cinque secondi per l’olandese della Red Bull. Questi cinque secondi di penalità sono stati determinanti nell’esclusione di Verstappen dal podio a favore di Bottas. Ma non solo, perchè la penalità ha relegato Verstappen in quinta posizione anche alle spalle della Ferrari di Vettel.
Davvero un peccato per Verstappen, perchè il podio senza la penalità poteva essere alla sua portata. Per Daniel Ricciardo invece un’altra gara da dimenticare, costretto ancora una volta al ritiro per problemi d’affidabilità sulla power-unit. Dalla sua ultima vittoria al GP di Monaco non gliene è andata una di giusta praticamente.
L’australiano dopo essere partito in fondo al gruppo, era riuscito a risalire sino alla nona posizione a suon di sorpassi. Ma nel corso del 24° giro Ricciardo ha dovuto alzare bandiera bianca, parcheggiando mestamente la sua vettura a bordo pista per l’ennesimo problema alla power-unit Renault sulla sua RB14. L’australiano proprio qui a Monza ha montato sulla sua Red Bull la power-unti con specifica C della Renault. Il risultato è stato a dir poco disastroso, poichè anche se la spec C ha garantito qualche cavallo in più rispetto alla precedente, si è rivelata allo stesso tempo poco affidabile.
L’affidabilità della power-unit francese deve a dir poco preoccupare gli uomini della Renault, piuttosto che quelli della Red Bull.
La Red Bull dal 2019 sarà spinta da una power-unit Honda, che al momento sembra essere addirittura più affidabile rispetto a quella francese.
Dopo l’annuncio della partenership tra Red Bull e Honda, la sensazione è quella che gli uomini della Renault si vogliano un po’ vendicare nei confronti del team di Milton Keynes.
Tuttavia per la Red Bull dopo aver superato la doppia trasferta Spa-Monza, potrebbe arrivare la riscossa tra due settimane a Singapore. Il circuito di Marina Bay si potrebbe ben adattare alle caratteristiche della RB14, inserendosi magari nella lotta mondiale tra Ferrari e Mercedes. Nelle gare restanti la Red Bull potrà avere in qualche pista un ruolo determinante nel togliere punti ai contendenti per il titolo.
Alberto Murador