GP di Singapore in positivo per il team Red Bull. Max Verstappen è secondo al traguardo, dopo una gran condotta di gara da parte sia sua che del suo team. Ricciardo invece non è andato oltre la sesta posizione.
Il GP di Singapore va in archivio. Nella corsa asiatica la Red Bull è tornata ad essere protagonista sul circuito di Marina Bay. Il risultato finale è stato molto positivo per il team di Milton Keynes. Max Verstappen è giunto secondo dietro al vincitore Hamilton, mentre Ricciardo si è dovuto accontentare della sesta posizione.
Il GP di Singapore sulla carta doveva favorire la Red Bull, e così è stato. Già dalle libere del venerdì le due RB11 avevano dimostrato un ottimo passo gara, sia con Verstappen che con Ricciardo. Ieri nelle qualifiche splendida la seconda posizione conquistata da Max Verstappen, con la monoposto molto efficace soprattutto sul tratto misto.
La seconda posizione di ieri è stata confermata anche nella gara odierna con lo stesso Verstappen, unico pilota capace di impensierire la leadership di Hamilton in una fase delicata di doppiaggio.
Ma con un Hamilton così in forma era impossibile pensare di attaccare l’inglese, per chiunque. Il secondo posto di Verstappen vale quasi come una vittoria in pratica.
L’olandese è stato a tratti anche più veloce della Mercedes di Hamilton, a dimostrazione che “MadMax” nel corso del weekend ha saputo prendere bene le misure al circuito di Marina Bay. Ad ogni modo il merito della seconda posizione conquistata da Verstappen va data anche al suo muretto box. Difatti l’olandese dopo esser stato superato al via da Vettel al via, si è ripreso la posizione con un “overcut” ai danni del tedesco della Ferrari. Determinante è stato il tempo perso da Vettel dietro a Perez, dove in un solo passaggio il ferrarista ha perso quasi cinque secondi da Verstappen. Poi dal rientro ai box sino al traguardo, Vettel non è mai riuscito ad impensierire l’olandese della Red Bull.
Discorso differente invece per quel che riguarda Daniel Ricciardo. L’australiano è partito dalla terza fila dietro Raikkonen, ed è giunto sempre sesto alle spalle del finlandese della Ferrari. Ricciardo ha tentato una strategia diversa da quella di Verstappen, allungando il primo stint di gara con le hypersoft.
Una volta rientrato ai box Ricciardo ha montato le ultrasoft, per andare sino al termine del GP. Ma la strategia non ha pagato, poichè l’australiano nonostante la mescola più prestazionale rispetto ai suoi diretti avversari, non è riuscito nella sua ipotetica rimonta.
Un GP di Singapore che ha restituito una Red Bull competitiva, capace di stare davanti alla Ferrari sia in qualifica che in gara. Nelle restanti sei corse del mondiale sarà difficile rivedere una Red Bull così al top. La sensazione è quella che in casa Red Bull stanno già pensando alla prossima stagione. Le vetture anglo-austriache saranno equipaggiate dalla power-unit Honda.
E non sarebbe da stupirsi se il binomio Red Bull-Honda diventasse competitivo sin da subito. I progressi della power-unit giapponese si stanno vedendo con la Toro Rosso in questa stagione.
Alberto Murador