Il manager inglese è intenzionato a far valere l’esclusiva che la McLaren possiede con i motoristi giapponesi della Honda.

Se vogliamo vincere il mondiale dobbiamo essere perfettamente allineati con Honda ed avere l’esclusività della fornitura. Prima lo vinciamo, poi eventualmente ci penseremo [alla fornitura clienti, n.d.r.].
Il responsabile Honda, Yusuke Hasegawa, ha invece detto:
Honda è sempre stata aperta a fornire altri team, e lo è tuttora!
Sembrano perciò esserci punti di vista differenti. Da una parte abbiamo la FIA, che giustamente vuole permettere a tutti di avere delle PU, senza rischiare che qualcuno resti a bocca asciutta; abbiamo Ron Dennis, che difende la sua posizione di privilegio, e lo fa perché sa benissimo che in questa F1 serve una relazione quantomai stretta fra telaio e PU, altrimenti la monoposto non sarà mai davvero competitiva, rispetto ai costruttori totali che possono costruire insieme telaio e motore; ed infine abbiamo Hasegawa che non chiude la porta ad altri team come fa Dennis.
Aggiungiamo che l’accordo di cui parla l’inglese è stato firmato con altri vertici Honda – al posto di Hasegawa c’era Arai – e che, soprattutto, la situazione regolamentare è diversa dal 2015. Se la FIA batterà i pugni sul tavolo Honda dovrà fornire altri team, e McLaren dovrà cedere il suo privilegio, ma Dennis non è uno che si arrende facilmente, e promette battaglia.