Haas F1: perché al debutto va già così forte?

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di Antonio Iafelice

Grazie al suo modo innovativo di approcciarsi alla Formula 1, il team Haas è andato già a punti nei primi due gran premi del mondiale 2016.

Dalla Nascar alla Formula 1 il passo è breve. Questo deve aver pensato Gene Haas, il papà del debuttante team a stelle e strisce che sta incuriosendo tutta la Formula 1 a suon di risultati positivi. La ricetta del successo dei progetti di Gene Haas, dapprima in Nascar ed ora nel Circus, sta in un mix di ingredienti semplici ma che nessuno prima d’ora aveva mai mescolato assieme: delegare progetti, minimizzare la produzione ed acquistare da altri fornitori. Esaminiamo i punti di forza di questo nuovo modo di fare Formula 1:

haas_1_iafelicePOWER UNIT, SOSPENSIONI E CAMBIO – Acquistati in blocco direttamente da Ferrari dopo la modifica dei regolamenti in materia di proprietà intellettuale. Oggi un costruttore deve avere la proprietà del progetto della monoscocca e delle parti aerodinamiche, ma può fornire intere parti della propria vettura ad un altro team che ne può beneficiare: è proprio quello che ha fatto la Haas F1.

TELAIO – Progettato da Haas F1 e prodotto da Dallara su specifiche richieste del team americano. Sky Sports UK riporta in una esclusiva intervista con Gene Haas che il telaio costruito da Dallara è stato progettato con un approccio innovativo e che probabilmente sarà anche migliore di quello Ferrari!

DEBUTTO RITARDATO E SVILUPPO AERODINAMICO – La Haas F1 ha ottenuto la licenza nel 2014 per disputare il mondiale di Formula 1 2015, ma ha deciso di posticipare il debutto al 2016 per concentrarsi su prove nella galleria del vento Ferrari in quanto ha potuto “aggirare” la regola della FIA che impone ai team iscritti al mondiale un tetto massimo di prove aerodinamiche di 25 ore settimanali. Il lavoro congiunto con Ferrari ha portato anche ad un reciproco ed utile scambio di informazioni tra i due team con conseguente maggiore velocità di sviluppo delle relative monoposto.

haas_2_iafeliceORGANIGRAMMA RIDOTTO – L’appoggiarsi ad altri fornitori ha consentito alla Haas F1 di ottenere anche una diminuzione dei costi del personale in quanto ha un organico decisamente snello: ad esempio scuderie come Williams e Force India hanno quasi il doppio dei dipendenti della Haas F1.

RIDUZIONE COSTI – I punti di forza già elencati contribuiscono ad una riduzione dei costi e ad una migliore gestione delle risorse finanziarie che possono essere maggiormente destinate allo sviluppo della monoposto.

Grazie a questo nuovo modo di intendere la Formula 1, la Haas F1 ha trasformato i suoi punti di forza in risultati estremamente positivi. Non a caso il team americano ha già attirato le antipatie di altri costruttori rivali. Allora c’è da chiedersi: quella ideata da Haas F1 è la nuova frontiera della Formula 1 cui dovrebbero adeguarsi anche altri team per avere fin da subito monoposto competitive a fronte di una sensibile riduzione dei costi??

Antonio Iafelice