8 giugno 2015 – Il GP del Canada lascia alla Ferrari l’amaro in bocca, gli aggiornamenti tanto attesi in alcune fasi della corsa si sono visti nel passo gara ma alla fine Raikkonen e Vettel per la prima volta quest’anno non portano la Ferrari sul podio.
Lo start. Al via Raikkonen prova ad inserirsi tra le due Mercedes ma Rosberg gli toglie subito ogni speranza alla prima curva chiudendolo con decisione. Il passo gara del finlandese non è male, nella prima metà resta in scia alla Mercedes di Rosberg senza che il tedesco riesca a mettere tra se e la Ferrari troppi secondi di distacc. Alla fine il ritmo di Raikkonen è buono, assolutamente da podio. Soltanto un suo errore, grave, non permette alla Ferrari di centrare l’obiettivo dichiarato.
Vettel al via riesce a stare lontano dai guai, sceglie di fermarsi subito per approfittare della pista libera e inizia un’ottima rimonta. Dal fondo dello schieramento arriverà fino al quinto posto, non male. Guida la sua Ferrari al limite e proprio per questo ogni tanto appare un po scomposto. Il temporale del venerdi e i guai elettronici del sabato, uno dei motivi per cui Vettel partiva così indietro, non sono certo stati utili a trovare il miglior asetto della monoposto. Vettel in gara ne ha sofferto un po.
La gara.
Davanti al presidente Sergio Marchionne la Ferrari doveva e poteva fare qualcosa in più. Guardando alla gara nel suo complesso non si può pensare che la Ferrari abbia fatto il suo compito fino alla fine. Vettel, guasto a parte, è stato penalizzato di ulteriori 5 posizioni per aver passato una Manor in regime di bandiera rossa. Un errore grave per un pilota della sua esperienza, da evitare alla guida di una Ferrari che non può assolutamente perdere nessuna occasione utile. In gara la sua rimonta è stata eccezionale, i sorpassi decisi, anche troppo come quello che ha causato il testacoda di Hulkemberg.
Raikkonen in questo GP si trova ad essere lui la “prima punta” della Ferrari ma tradisce le attese. In una domenica in cui si trova Vettel lontano potrebbe facilmente condurre lui la rossa al podio ma nonostante la tranquillità con cui potrebbe correre si complica da solo la vita. Dopo il secondo pit-stop, a gomme fredde si gira al tornantino gettando alle ortiche un risultato raggiungibile e da raggiungere. Quel che fa specie è che lo scorso anno Kimi fece nel medesimo punto lo stesso errore.
Raikkonen dopo un buon avvio di stagione pare aver spento la luce. Non si discute la sua abilità di pilota ma si può discutere il suo rendimento, troppo altalenante. Le parole di Marchionne ad inizio gara alla domanda -“Raikkonen rinnovera?” Non lo so”- sono emblematiche di cosa pensa la Ferrari oggi. Ieri Kimi ha perso un’ottima occasione per mettere a tacere le critiche, il suo rinnovo davvero non è più così scontato.
La Ferrari lascia Montreal con la consapevolezza di essere un po più vicina ad una mercedes – su una pista tutta di motore – che resta però irraggiungibile. La sua Forza deve essere costituita dalla costanza dei piloti, che qui nell’arco del week end non è stata un punto di forza. La macchina è migliorata ma non basta , alla guida della rossa serve più concentrazione