F1 Rivoluzione circus: gomme a scelta e rifornimenti in gara

15 Maggio 2015 – Nella riunione dello Strategy Group di ieri con la presenza di Jean Todt, è stato deciso che dal 2017 torneranno i rifornimenti in gara, aboliti dal regolamento a fine 2009. L’obiettivo è sempre lo stesso: rendere le monoposto più veloci e aumentare lo spettacolo in pista.

Di Alberto Murador

 

I primi cambiamenti per il futuro della F1 iniziano ad essere delineati con la riunione di ieri dello Strategy Group tenutasi a Londra nel Biggin Hill, e tra questi significativi cambiamenti è stato approvato la reintroduzione dei rifornimenti di carburante a gara in corso a partire dal 2017.

Ovviamente con la possibilità di rifornire durante il GP le attuali power-unit potranno girare ad un regime di rotazione più alto esprimendo maggior potenza, con conseguente abbassamento dei tempi sul giro. Tuttavia il flusso dei 100 kg di carburante verrebbe mantenuto tale, nonostante tra le proposte vi fosse l’abolizione del flussometro in gara.

Per il 2016 invece i boss avrebbero approvato un piano per permettere ai team la libera scelta delle quattro mescole disponibili in ogni singola gara.

Queste proposte di modifica assieme alle altre sono state concordate ieri con la presenza della FIA rappresentata dal Presidente Todt, da Bernie Ecclestone e dai team di Ferrari, Mercedes, Red Bull, McLaren, Williams e Force India. D’altronde è nell’interesse di tutti aumentare in modo significativo lo spettacolo che manca alla F1, tuttavia le modifiche devono essere ufficialmente ancora approvate da due ulteriori fasi legislative.

Tra le persone che hanno duramente criticato lo spettacolo della F1 ci sono anche i piloti, quest’ultimi affermano che le monoposto attuali in alcune occasioni sono circa 10″ rispetto a dieci anni fa.

Dalle dichiarazioni della FIA c’è soddisfazione per la volontà di lavorare tutti assieme per riportare la F1 al massimo splendore. Tuttavia per far tornare al top il  circus servirebbe maggiore libertà tecnica nelle power-unit e nell’aerodinamica con sviluppi continui. E magari perchè no, con la reintroduzione dei test in pista per consentire ai team di recuperare il gap nei confronti dei rivali a beneficio dello spettacolo in pista ovviamente piuttosto che spendere centinaia di milioni in simulatori e ricerca sui carburanti.