16 Dicembre 2014 – Secondo un articolo pubblicato sul ” The Guardian “, il magnate americano Gene Haas ha rivelato di essere interessato a rilevare parte del materiale del team Marussia, che sarà messo all’asta proprio quest’oggi.
Il team anglo-russo della Marussia dopo aver dichiarato il fallimento, sta tentando di saldare i debiti sta vendendo numerosi pezzi della scuderia, si tratterebbe di circa 100o parti. Tra le varie attrezzature in vendita, sono incluse ruote sterzanti, riduttori, tute da gare e le 2 monoposto della stagione 2013, ovviamente senza il propulsore della Ferrari.
A tutto ciò, risulta essere molto interessato Gene Haas, il quale sta lanciando il suo team di F1 a stelle e striscie per il 2016. L’interesse di Haas è rivolto, tra le altre cose, ai contenitori per il trasporto delle monoposto di F1.
Haas ha rifiutato di acquistare un team già esistente, per esempio c’e’ stata la possibilità di rilevare la Caterham. Il magnate americano ha però dichiarato di non volere comprare un team con molti debiti, per evitare di lanciare un cosiddetto “business viziato”.
” Gli inglesi hanno un modo tutto loro nel fare le cose, noi vogliamo farle diversamente. Se dovessimo prepararci per la F1 come hanno fatto Caterham e Marussia, sicuramente si avrebbe lo stesso identico risultato. Quindi è giusto fare le cose in maniera differente. ” Ha affermato Gene Haas.
La chiave di questo approccio, sta nel regolamento che entrerà in vigore il prossimo anno, dove una squadra minore potrà acquistarre più singole parti da un top-team. Secondo Haas, l’acquisto di più parti riduce il costo di start-up per un nuovo team, dimostrando già di essere un modello di successo, come avviene nella Nascar dove Haas possiede un team tra i più competitivi e vincenti della serie.
Però a differenza di tutte le scuderie attuali di F1, il team di Haas avrà 2 sedi differenti, la sede della progettazione della vettura sarà a fianco di quella del suo team Nascar ( Stewart-Haas ) in Carolina del Nord, mentre l’altra sede per le gare del mondiale sarà molto probabilmente in Inghilterra, nei pressi di Abingdon, con la conseguente assunzione di 250 persone per il personale.
