F1 | Gp Abu Dhabi, Ferrari : Notte da dimenticare

24 novembre 2014 – E’ calata la notte su Abu Dhabi, e cala anche il sipario sulla stagione 2014. Una stagione che alla Ferrari difficilmente dimenticheranno, ma non in positivo. 0 vittorie 0 pole position 2 miseri podi e un quarto posto nel mondiale costruttori che sembra una beffa.

La gara, di per se, è stata totalmente anonima per le Ferrari. Raikkonen e Alonso si qualificano in 5° fila, ma partono in quarta grazie alla squalifica delle Red Bull. Allo start, Rakkonen sembra più brioso ma sostanzialmente non guadagna nessuna posizione ma, anzi, ne perde una pochi giri dopo proprio a favore di Alonso. L’asturiano, tutt’altro che stupido, acquista sulla pista il diritto a fermarsi prima, costringendo Raikkonen a fermarsi dopo. Il pit è stato, comunque, effettuato troppo presto e lo si evince dal fatto che le due Ferrari crollano a margine della zona punti. E li rimangono. Fino alla fine. A poco serve il duello in pista, vinto, con le Mclaren se poi le macchine di Woking sono avvantaggiate strategicamente. Solo il disastro all’ERS di Rosberg permetta alle due Ferrari di chiudere in zona punti. 9° Alonso, 10° Raikkonen. 6 punti nella gara a punteggio doppio. Un disastro vero e proprio.

raikkonenabudhabi2014Kimi Raikkonen commenta così la sua gara: “E’ stata una gara molto difficile, ma sapevamo fin dall’inizio che su questa pista sarebbe stata dura. La partenza è stata buona, ma poi alla prima sosta avevo già perso alcune posizioni e da quel momento in avanti non sono più riuscito a rimontare. La mia Ferrari si è comportata bene e non ho avuto nessun problema particolare, ma oggi mancava la velocità necessaria per poter attaccare” Raikkonen analizza anche il suo mondiale: “Abbiamo avuto una stagione difficile con molti problemi sulla quale abbiamo lavorato. Abbiamo imparato dalle difficoltà e questo ci è stato di insegnamento per il futuro. Sappiamo dove bisogna lavorare e ho fiducia nel team“.

alonsoabudhabi2014Finisce dopo 5 anni l’avventura di Alonso alla Ferrari che saluta così il team: ” Si conclude oggi la mia parentesi alla Ferrari. Una stagione complessa, nella quale, pur avendo un mezzo inferiore, abbiamo lottato fino alla fine contro i nostri avversari. La gara di oggi è stata difficile ma anche emozionante, perchè lascio un team che mi ha permesso di crescere molto sia come pilota che come persona. Mi mancheranno i tifosi, l’Italia, i meccanici e tutti i ragazzi che lavorano dietro le quinte, in fabbrica. Le strade mie e della Ferrari si dividono, ma credo di aver vissuto un’esperienza unica; un’esperienza che qualunque pilota di Formula 1 dovrebbe augurarsi nella vita”. 

Finisce una stagione tribolata per la Ferrari. Come, se non più, del 1992; ma meno disastrosa del 1980 o 1969. Una stagione che doveva segnare la rinascita, e che invece ha segnato la rivoluzione negli assetti interni. Guardo il video di presentazione della F14T e vedo che dopo una stagione intera i 3/4 dei protagonisti sono usciti di scena. Qualcuno, addirittura, vedrà il suo sostituto rimpiazzato dopo neanche un’anno solare. Questa potrebbe essere la giornata di Arrivabene alla Ferrari. Il cognome promette alla grande. Speriamo solo che il neo arrivante Vettel e il ritornante Raikkonen sappiano riportare la Ferrari dove merita. Davanti a tutti.