11 novembre 2014 – Semplice errore o grosso rimpianto? Il testa coda di Hamilton regala che la vittoria al compagno Rosberg mantiene più che mai aperta la lotta per il Mondiale. Si deciderà tutto tra poco più di dieci giorni nell’ultimo appuntamento di Abu Dhabi.
Il GP del Brasile ha visto il trionfo di Rosberg su Hamilton dopo una sfida al limite dei centesimi tra due piloti che hanno davvero spinto al limite le loro monoposto. A decidere la gara un episodio, ad oggi quasi marginale, il cui reale peso lo scopriremo soltanto tra due settimane ad Abu Dhabi.
Il fatto accade al 25 esimo giro, Rosberg rientra per cambiare i suoi pneumatici mentre Hamilton rimane in pista con l’intenzione di sferrare l’attacco decisivo e scavalcare il compagno dopo la girandola delle soste. Qui c’è l’errore, alla curva 4 l’inglese perde la sua Mercedes andando nella via di fuga, buon per lui asfaltata, limitandosi a compere un mezzo testacoda.
L’escursione costa ad Hamilton cinque secondi, il necessario per rimanere dietro al tubo di scarico di un Rosberg in giornata di grazia.
Quello che sembra un banale errore costato la posizione in realtà è una sbavatura che non permette ad Hamilton di stare tranquillo in vista dell’ultimo appuntamento di Abu Dhabi. In caso di vittoria, con l’assegnazione del doppio punteggio, ad Hamilton basterebbe il secondo posto lasciare tra sé e il rivale un cuscinetto di 3 preziosissimi punti per garantirsi il secondo titolo mondiale. E’ chiaro che un’ulteriore errore, un imprevisto o una Williams particolarmente in palla potrebbero davvero far pentire Hamilton di non essere riuscito a conquistare la vittoria in quel di San Paolo.
Hamilton è un pilota che in passato trovatosi sotto pressione ha commesso molti errori, per inesperienza o troppa foga, costati almeno un titolo mondiale. Di stagioni ne sono trascorse, ora sembra davvero più solido e maturo, forte di una condizione di cui lui stesso è l’arbitro del proprio destino. Ad Abu Dhabi gli basterà gestire una seconda posizione che dai valori delle monoposto sembrerebbe abbastanza scontata. Margine di errore non ne ha più. In una pista dove sorpassare non è cosi facile anche con una macchina più veloce un “Petrov” di turno potrebbe sconvolgere anche il canovaccio più collaudato.