F1 | GP Austria 2014 – Top & Flop

24 giugno 2014 – Una sintesi dei più e dei meno del GP d’Austria edizione 2014 disputato sul Red Bull Ring di Zeltweg, tornato nel calendario della F1 dopo ben 11 anni di assenza. 


TOP

Il circuito di Zeltweg: tecnicamente sembra solo un tracciato di rettilinei lunghi e di frenate abbastanza importanti, il cui giro dura poco più di 70 secondi ed ha ben poche curve impegnative per il pilota. Il nuovo Red Bull Ring, però, abbandonato 11 anni orsono e resuscitato dal patron delle ‘Lattine’ a cui ha dato il nome, si trova geograficamente in un contesto eccezionale, unico per la F1, al centro dell’Europa, nella culla dei motori. Tanti appassionati sugli spalti, tanto calore, tanta natura e tanto paesaggio. Davvero un lavoro eccezionale per Mateschitz che ha dovuto, presumibilmente, far ben poche pressioni ad Ecclestone per re-inserirlo nel calendario del mondiale. E tutti noi sappiamo perchè.

Il piede pesante di Bottas: sempre più conferme dal finnico che dimostra di essere concreto e veloce. Il primo podio della sua carriera dimostra che ha il piede pesante e che sta maturando nella gestione mentale della gara. Canada e Austria si sono rivelate piste decisamente pro-Williams ma nel momento che conta, il suo merito è riuscire a stare davanti al navigato Felipe Massa. Ha un bel futuro davanti.

FLOP

Force India: un po’ il discorso inverso della Williams. Canada e Austria, piste di motore e trazione, dovevano essere terre di conquista per il team indiano ed invece si ritrova ad essere l’ultimo dei team motorizzati Mercedes per punti conquistati. E’ in queste occasioni che il team di Mallya non riesce a risalire la china issarsi, definitivamente, tra i top della categoria.

Lotus-Renault: altro che versione B a partire dalla Spagna. Siamo arrivati quasi a metà stagione e ad Enstone combattono per arrivare a conquistare a malapena dei punticini (che negli ultimi due appuntamenti neanche sono arrivati). Quest’anno andrà cosi, si è capito. La grossa incognita, però, sarà per l’anno prossimo: faranno ancora parte del circo? Con queste premesse, i dubbi sono legittimi.

La sfortuna di Kvyat: il corso degli eventi proprio non vuol portare alla luce le doti di questo russo-italiano, cosi talentuoso e cosi sfortunato allo stesso tempo. La Toro-Rosso quest’anno è veramente poca cosa in quanto ad affidabilità, ed il russo sta pagando pegno, molto più del compagno di squadra. Purtroppo per lui il solo talento non basta, ci vogliono risultati che portano alla ribalta delle cronache. Speriamo andrà meglio nella seconda metà di stagione.

Valtteri Bottas

Valtteri Bottas