Maranello, 12 febbraio 2014 – Stefano Domenicali, team principal della Ferrari, in un’intervista a La Gazzetta dello Sport ha speso parole d’elogio per i due campioni del Cavallino.
“Two is meglio che one” come recitava negli anni ’90 una famigerata pubblicità di un gelato. Così, senza remore nè dubbi, Domenicali ha spiegato perchè Fernando Alonso e Kimi Raikkonen rappresentano la coppia ideale per la Ferrari targata 2014.
“Ingaggiare Kimi è stata una scelta ragionata, non emotiva. Volevamo affiancare a Fernando un pilota che avesse al contempo una motivazione forte ed esperienza. Raikkonen è un gran pilota, che saprà gestire la pressione di convivere con Alonso e quella di correre con i colori della Ferrari, sempre sotto i riflettori. Per noi arrivare secondi è una tragedia sportiva. Soltanto la pista ci dirà se avremo fatto bene…”
Intanto il capo Ges si gode un Kimi ritrovato, in forma smagliante, quasi “solare”, nonostante l’ormai leggendario carattere strafottente del personaggio: “Raikkonen l’ho trovato più maturo, esperto ed è molto vicino al team. E’ già venuto spesso in factory e tornerà a Maranello una volta a settimana. Parliamo di un pilota consapevole dei propri mezzi, conscio della grandezza della scuderia e pronto ad affrontare una grande sfida”.
Parole dolci anche per Fernando Alonso, lo spagnolo un po’ fumantino e chiacchierone fuori l’abitacolo, ma al volante esecutore perfetto di una F1 tutta software e manettini: “Alonso è un pilota straordinario, che va veloce con qualsiasi vettura. Ha un’eccezionale abilità nel leggere la gara e nell’interpretarla. Abbiamo investito su di lui e ce lo teniamo stretto”.
Domenicali non lo dice, ma forse nella sua mente si insinua già una gerarchia tra i due piloti dalla quale si salvi chi può. Il rischio è un temporale con strali e strascichi da evitare assolutamente. Eppure il Dom, a precisa domanda sulle presunte distrazioni “ciclistiche” di Nando, ha risposto perentorio:
“Fernando è troppo concentrato a vincere il mondiale con la Ferrari”. Certo; Raikkonen permettendo, aggiungiamo noi.
