F1 | Schumacher, un mese passato tra ottimismo e realismo

29 gennaio 2014 – Oggi è passato un mese dall’incidente sciistico che ha messo in ginocchio il sette-volte campione del mondo di F1, Michael Schumacher. Il tedesco è ancora in coma e le sue condizioni non migliorano.

schumI giornalisti hanno ormai lasciato l’ospedale universitario di Grenoble, per espressa volontà della famiglia. Del resto nessun altro comunicato ufficiale è stato rilasciato negli ultimi 28 giorni, da quell’ormai lontano 31 dicembre 2013 scorso nella quale si confermavano, purtroppo, le condizioni ancora critiche e gli ancor presenti pericoli di vita del campione tedesco.

A distanza ormai di un mese, poco o nulla è cambiato. Nella serata di ieri è stato diffuso un breve servizio sui vari telegiornali della TV di stato nel quale si evince che progressivamente i medici stanno diminuendo la dose di sedazione per Michael in attesa di qualche reazione. Reazione, purtroppo, che ancora non è avvenuta. Il più grande campione di F1 di tutti i tempi è ancora immerso nelle profondità del suo sonno indotto.

Il fatto che non ci siano stati più bollettini medici ufficiali può essere interpretato sia positivamente, sia negativamente: in positivo perchè Michael, dopo una botta che avrebbe potuto aprirgli la testa cosi come viene aperta una noce di cocco, non è morto e le sue condizioni non sono mai peggiorate dopo gli interventi subiti; in negativo perchè di reazioni non se ne vedono, nonostante le piccole sollecitazioni dei medici e il cervello di Michael è ancora sotto trauma. E potrebbe rimanervi per chissà quanto tempo ancora. Da capire come evolverà la situazione nei giorni a venire, quando avverà una significativa diminuzione dei farmaci. Purtroppo la realtà è questa.

Vari neurochirurghi ed esperti di neurologia, purtroppo, sono d’accordo sul fatto che ogni giorno o settimana che passa per un paziente in quelle condizioni, fa aumentare la possibilità dello stato vegetativo vita natural durante, anche se nulla è perduto ma potrebbero volerci ancora settimane o mesi interi per dei segnali concreti.

Tante persone al mondo sono ridotte in condizioni simili o anche peggiori di quelle di Michael, purtroppo. Il tedesco ha rappresentato tantissimo per un’intera generazione di appassionati e tifosi in tutti il mondo, dai quali è sostenuto e appoggiato quotidianamente. Inoltre, l’affetto della famiglia e la competenza dei medici non gli mancano.

A tutti non resta da fare che sperare e pregare affinchè Michael continui a lottare.

Aggiornamento – 29/01/2014, ore 14:00 – Secondo l’Equipe, sarebbe già iniziata la fase di progressivo risveglio dal coma e, di conseguenza, le potrebbero essere aumentate a breve le sollecitazioni sottoposte a Michael Schumacher. Il tedesco, sottolinea il quotidiano francese, sembra stia rispondendo in maniera moderatamente positiva.