F1 | Red Bull in crisi? Non fidatevi di Adrian Newey…

Jerez 30 gennaio 2014 – I pochi giri percorsi dalla Red Bull in due giorni di test sono la trappola perfetta; tutti subito a parlare di “crisi”. Ma Newey ne sa una più del diavolo. 

redbullPer piacere smettetela, anzi smettiamola, e rinsaviamo. Non si può aprire di primo mattino la rassegna stampa dedicata alla F1 e leggere – sui più autorevoli mezzi di informazione – di Vettel sconfitto nei test, di crisi bibitara in atto, di delusione Red Bull.

In una F1 avida di notizie, colpi di scena, bombe da prima pagina e al contempo stanca, satura, del dominio delle lattine di Milton Keynes, è bastato il più classico nonnulla per decretare la precoce fine dell’impero Red Bull.

Per carità, la Mercedes ha sorpreso per affidabilità e costanza, la Ferrari ha fatto pace con la galleria del vento e con se stessa, portando in pista idee e sostanza ed anche la terribile McLaren del 2013 sembra aver iniziato con il piede giusto.

Ma questi test qui, soprattutto i primissimi di una nuova era, sono meno attendibili del famigerato “calcio d’agosto”. Sono più che altro un’amichevole di fine luglio, utile alle squadre per collaudarsi, ben poco agli spettatori per capire.

La Red Bull ha iniziato in salita, vero. Sebastian Vettel ha totalizzato undici giri in due giorno, praticamente ore di lavoro buttate. Ma guai a fidarsi di Adrian Newey, capace di girare e rigirare la frittata a suo piacimento (gli sviluppi sull’auto in corso d’opera nel 2012 e nel 2013 sono la più limpida testimonianza).

Anche questa RB10 è una vettura aerodinamicamente figlia di cotanto padre, da quella misteriosa presa d’aria sul musetto, alla pinna di supporto all’ala posteriore. Non ha girato, vero, ma perchè bocciarla quando è semplicemente ingiudicabile?

La fretta di affossare i bibitari, comune a molti, rischia di far valutare male i pochi dati oggettivi a disposizione. I guasti sulla Red Bull hanno riguardato il motore Renault. Il motorista francese saprà certamente risolvere i problemi di affidabilità all’ERS, consegnando alle sue squadre una Power Unit di tutto rispetto. Solo allora vedremo il potenziale della RB10.

Ricordatevi le parole di James Allison (dt Ferrari). “Quest’anno conterà ancora molto l’aerodinamica, più del motore”.  E sull’aerodinamica, volenti o nolenti, la Red Bull parte avvantaggiata. Sperando nel gran lavoro di Ferrari e Co. per regalarci un campionato livellato e aperto, e non l’ennesimo monologo scontato.