17 Novembre 2013 – Ancora una volta le Red Bull dominano le prove di qualificazioni ufficiali: Pole position numero 44 per Sebastian Vettel su Red Bull davanti al compagno Mark Webber.
Tutto ancora troppo facile per le Red Bull che dominano con il solito copione. Nel Q1 e Q2 alle Red Bull basta un giro per passare il turno, e il tutto senza troppo sforzare il mezzo meccanico e le gomme. Quella che, in sostanza, può sembrare una strategia azzardata per tutti, per le Red Bull è ordinaria amministrazione. Il minimo sindacale per una scuderia che col minimo sforzo raggiunge l’obbiettivo.
La Red Bull sta dominando un campionato del mondo di Formula 1 che ormai non ha più niente da dire. Troppo facile, davvero troppo facile. Diventa a questo punto problematico trovare una motivazione per Vettel, ed è impossibile darla a bere che lui non guarda i numeri. Se non lo motivano quelli, chi può spingerlo a cercare di migliorarsi?
Sebastian Vettel commenta così nel post qualifiche: “Nel primo giro del Q3 non ero soddisfatto della mia prestazione. Avevo commesso qualche piccolo errore che mi era costato qualche decimo di distacco. Nel secondo tentativo ho dato il massimo e sono riuscito a passare davanti a Mark. Rispetto a stamattina ho notato un cambiamento del vento che ha modificato il comportamento della mia Red Bull”
In seconda posizione sulla griglia, Mark Webber giudica così le sue qualifiche: ” Nel mio ultimo tentativo ho commesso qualche errore, ecco dove ho perso il decimo di distacco. Se mi dispiace chiudere la carriera ora? No. Fin dai miei esordi, mi sono promesso di non chiudere la carriera quando ormai ero troppo lontano dalle nuove generazioni. Meglio chiudere così che dal 15esimo in poi“.