Giulio Delfino, giornalista sportivo italiano, dal 1997 segue per Radio Rai la Formula 1. E’ una delle voci dell’etere più conosciute, apprezzato per la competenza e precisione con cui racconta, senza l’ausilio delle immagini, i Gran premi e le emozioni delle gare.
Giulio Delfino ci ha rilasciato questa intervista esclusiva in cui risponde alle nostre domande sul mondiale 2012 e sui suoi protagonisti.
Si è chiuso il mondiale 2012, combattuto e tirato fino all’ultima gara. Quale è il suo pensiero sul campionato appena concluso? Lo possiamo classificare tra i più spettacolari degli ultimi anni?
Senza dubbio e’ stato tra i piu’ bei campionati di sempre. Sette vincitori diversi nelle prime sette gare, colpi di scena a raffica, risultato incerto fino all’ultima gara. Meglio di cosi…
Fernando Alonso ha sicuramente disputato la miglior stagione in assoluto della sua carriera, non ha mai commesso errori, ed è riuscito ad ottenere dei risultati che vista la competitività della macchina, erano inaspettati. Pensi che meritasse di più quest’anno o pensi che anche Vettel abbia meritato il titolo?
Chi vince il titolo alla fine lo merita sempre anche se questo mondiale lo meritava di piu’ Alonso. Con una monoposto inferiore a quella del suo rivale alla fine ha perso solo per un episodio.
La Red Bull quest’anno è stata più volte oggetto di richiami da parte della FIA (il fondo a Monaco, i mozzi dei freni in Canada, le Mappature delle centraline motore in Germania, la benzina insufficiente ad Abu dhabi) tra i giornalisti e gli addetti al lavoro si è mai insinuata l’idea che magari qualcosa di irregolare poteva esserci sulla RB8?
Esiste un regolamento che viene sempre rispettato. Il problema sono le interpretazioni dello stesso, ma sta proprio qui la bravura di vecchie volpi come Adrian Neway e Ross Brown. Alla Ferrari forse manca solo un genio.
A Maranello continuano a sfornare progetti di serie B. Problemi di soldi o di cervelli? Pensa che sia giunta l’ora di cambiare qualcosa all’interno del team?
Di fatto ho risposto sopra. Secondo me il team, complessivamente, e’ quasi perfetto. Stefano Domenicali finora ha fatto un ottimo lavoro, l’eredita’ raccolta dopo un ciclo vincente era pesante, ha avuto molto coraggio ad accettarla. A livello di “cervelli” manca solo l’ultimo step. E non si trova su internet o al supermercato.
Secondo lei inizia ad esserci qualche crepa tra Alonso e lo staff tecnico e sportivo della Ferrari? Nel finale di stagione la sensazione è che l’asturiano fosse deluso e nervoso e che dopo Abu Dhabi, forse inconsapevolmente, abbia mollato la presa.
Non fa piacere a nessuno perdere titoli all’ultima gara. Alonso e’ gia’ al terzo mondiale perso per colpe non sue. Ovvio che dal suo punto di vista possa avercela con qualcuno. Nel 2010 qualche testa e’ caduta. Ora non saprei. Di sicuro e’ mancato lo sviluppo nella seconda meta’ del campionato. Sono sicuro che Domenicali sapra’ dove intervenire.
Cosa pensa del caso che in questi ultimi giorni ha animato gli appassionati di F1 riguardo il sorpasso di Vettel sotto presunte bandiere gialle? E’ possibile che Alonso si sia risentito con il Team Ferrari per aver inviato alla FIA solo una lettera di chiarimenti e non un vero e proprio ricorso?
Sul giallo delle bandiere in Brasile e’ stato giusto, da parte della Ferrari, chiedere chiarimenti. I ricorsi si fanno subito dopo la gara o solo di fronte a casi clamorosi che, nella circostanza, non esistevano. Vettel non e’ cosi stupido da superare una macchina lenta sotto bandiere gialle al quarto giro. Furbo si, stupido no.
Sergio Perez dalla Ferrari alla Mclaren? Chi ha ragione, Whitmarsh o Montezemolo?
Su Perez solo i fatti ci diranno se aveva ragione Montezemolo o Whitmarsh.
A parte le prestazioni. Come giudica il ritorno di Schumacher?
Schumi si era ritirato nel 2006 quando in realta’ non era ancora disintossicato dalla pista. Ora, evidentemente, e’ guarito. Lo ricorderemo tutti “mito” su una rossa e non pensionato sulla Mercedes.