La Commissione F1 riunitasi ieri, ha dato il via libera a Pirelli per testare in pista le nuove coperture in vista della prossima stagione.

Questo è sicuramente un passo avanti per la sicurezza e le prestazioni delle nuove coperture, ma restano alcune perplessità: se saranno coinvolti i team, visto il calendario così fitto, come faranno a conciliare tutti gli impegni? Ma soprattutto, le monoposto che saranno utilizzate non hanno carichi aerodinamici lontanamente simili a quelli che avranno le vetture del 2017 – si parla di un 30% in più, un’enormità – perciò le monoposto ibride non sembrano quelle più indicate. Probabilmente sarebbero state più indicate le monoposto 2004, quelle sì vicine a carichi aerodinamici assoluti, ma a quanto pare non c’è stata la possibilità. Il rischio è che vengano progettate coperture non in linea coi carichi previsti, e quindi inadatte a sopportare accelerazioni laterali mostruose. Pirelli sa certamente fare il suo lavoro, ma una rivoluzione volta ad aumentare le prestazioni, cosa inedita in F1, porta con sé tante incognite.