3 maggio 2015 – Tra 7 giorni esatti si corre il Gran Premio di Spagna, quinta prova del mondiale di Formula 1 2015. Dopo le prime quattro gare, in casa Mercedes si sono ben definiti i ruoli tra i due piloti: Hamilton fortissimo, Rosberg un pò meno. Siamo già all’ultima spiaggia per Nico?
L’anno scorso Rosberg ha chiuso il suo miglior anno in Formula 1 da sconfitto ma non da battuto. Arrivare al traguardo nella gara ad Abu Dhabi, nonostante fosse ben chiaro a tutti che il titolo era perso, dopo un’intero Gran Premio tra problemi tecnici ed errori, aveva lasciato un non so che di romantico che aveva spento chi lo definiva un “prediletto” dal direttivo Mercedes. Sembrava di vedere un Rosberg già con la mente al 2015, e le parole di Wolf che parlavano chiaramente di parità di trattamento anche nel nuovo anno, davano adito di pensare che, tutto sommato, quella sconfitta è stata un bene per Nico. Una sconfitta che li ha permesso di crescere sia tecnicamente che psicologicamente.
Invece, contro ogni previsione, eccoci qua dopo quattro gare a parlare di ultima spiaggia. Può sembrare esagerato, mancano 15 gare, ma se si prendono in mano i dati degli ultimi quattro gran premi si nota una differenza abissale tra i due cavalieri argentei della Mercedes. Rosberg, per dirla alla nazional popolare, è stato lautamente pettinato da Hamilton in quattro gare su quattro. Anche quando la Mercedes non era in palla, Malesia, la leadership dell’ anglo-caraibico non è stata minimamente scalfita dal biondo tedesco. E poco conta che in Cina tra i due in qualifica il margine era ridottissimo. L’anno scorso Rosberg in qualifica è stato nettamente superiore al compagno. Cosa che, come detto, quest’anno sembra riuscirle affatto.
Se si guarda la classifica iridata, e ricordiamo che la matematica non è un’opinione, Rosberg paga già ventisette punti di distacco da Hamilton e ha solamente un punto in più rispetto a Vettel. Come dire che Rosberg deve più stare attento a Wonder Boy vestito di rosso che al nero volante su macchina teutonica. Uno smacco bello e buono, servito senza tanti convenevoli da Hamilton all’ex amichetto di giochi.
Barcellona, quindi, già un crocevia? Probabilmente si. In caso di quarto centro su cinque di Hamilton; Rosberg potrebbe, anche con un secondo posto, incamerare altri 7 punti dal compagno e vederlo volare a più trentaquattro. Se poi Hamilton vince anche nella stradine di Montecarlo dove Rosberg si sente come a casa, a quel punto possiamo scrivere solo una parola: demolito. Se questa parola la dovessimo scrivere, scordiamoci di vedere un Hamilton appagato. Questo 2015 potrebbe diventare, bensì, per lui l’anno dei record.