Con Mario Donnini: la F1 tra stop e rischio default

Ospite della puntata 215 di Pit-Talk Mario Donnini di Autosprint. Con lui abbiamo analizzato il difficile momento attraversato dalla F1 a causa dell’emergenza Covid-19.

| di Alessandro Francese

Il mondiale di F1 come sappiamo non è partito. Al momento non è possibile immaginare quando – e sopratutto se – potrà ripartire in questo sfortunato 2020. I mancati GP ovviamente sono causa di mancate entrate per i team, c’è un rischio di fallimento per le squadre più piccole?

“Questo rischio non c’è. La F1 non è fatta di grandi e piccoli, i piccoli sono legati ai grandi. Alpha Tauri non fallisce perché non fallisce Red Bull.

Racing Point non fallisce perché la sua proprietà, Stroll padre, non lascerà suo figlio per strada. Haas è un colosso che sta in piedi da sé. Sono i grandi team a prendere lo schiaffo forte!

I piccoli prendono pochi soldi. I primi tre si dividono il 70% dei premi mentre il 70% dei team si divide il restante 30%.”

Se vogliamo quindi, leggendo tra le righe le dichiarazioni Donnini, più che i team piccoli a rischiare il fallimento sono i grandi e di conseguenza la F1 in generale: “A tremare qui è tutta la baracca!”.

E possibile una ripartenza del mondiale?

“La F1 è mondiale. Il Coronavirus è un problema mondiale. Un problema che si sta spostando nel mondo e dove arriva dura 4, 5, 6 mesi. Come possiamo pensare di rimettere in piedi un mondiale che coinvolge spettatori in tutto il mondo?

Uso la mia domanda come una risposta, secondo me sarà difficile. Una soluzione di buonsenso sarebbe una superseason 2019-2020 – come il WEC, n.d.r. – per cercare di salvare qualcosa. Ricominciare a giugno, come se nulla fosse, di fronte ad una tragedia mondiale… “.

Come dice Donnini, anche noi, come tutti gli addetti ai lavori e gli organi di stampa siamo di fronte ad una nuova sfida creativa ed interessante. Non parlare di F1 significherebbe stare zitti data l’assenza di temi d’attualità. Affrontare i ricordi di grandi personaggi – ieri è stata la volta di Elio De Angelis, che approfondiremo con un articolo dedicato – è anche un servizio che facciamo per stare vicino al nostro pubblico in un momento così difficile e delicato.

Alessandro Francese
Alessandro Francese
Appassionato di sport, motori e Alfa Romeo ho sempre cercato di fare dei miei interessi un lavoro. Dalla tesi su Gianni Brera al mio impegno quotidiano in una concessionaria, almeno in parte, credo di esserci riuscito. Questo però è solo l'inizio! "Se una persona non ha più sogni, non ha più alcuna ragione di vivere." Cit. Ayrton Senna

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