F1 | Ferrari, i motivi aerodinamici della push rod

La Ferrari come è ormai più che noto, da quest’anno utilizzerà nuovamente lo schema push rod all’anteriore, abbandonando quindi il sistema pull rod che l’aveva contraddistinta negli ultimi anni.

di Antonio Granato  

pull-push-rodIn molti reputavano, proprio la pull-rod, una delle maggiori cause dei problemi delle vetture del Cavallino dal 2012 ad oggi, scordando forse che i problemi più volte evidenziati dai stessi tecnici Ferrari e dai piloti era la cronica mancanza di carico al posteriore e la scarsa trazione delle vetture in uscita di curva.

La sospensione pull-rod ricordiamo però che fu scelta nel 2012 per motivi aerodinamici e non meccanici. Sull’argomento torna quest’oggi infatti Autosprint, spiegando a ragione, come questa infatti se avesse creato problemi di direzionalità e inserimento in curva non avrebbe consentito alla Ferrari di vincere nessun Gran Premio nel 2015.

Noi di F1Sport.it in passato, più volte abbiamo spiegato come in effetti, alla base di tali scelte ci fossero delle motivazioni aerodinamiche (push rod vs pull rod)  la convinzione dei tecnici Ferrari di allora era quella di ricavare dei vantaggi aerodinamici da una disposizione più ordinata dei bracci sospensivi, scelta che al contrario, come abbiamo visto non ha pagato e ha, anzi, dimostrato (vedi Mercedes) come  anche con la push-rod si possano trovare benefici aerodinamici ben maggiori. Lo avevamo scritto e spiegato in questo articolo sulla Ferrari progetto 667 e in questo dove mettavamo a confronto i le disposizioni delle sospensioni anteriori e  l’aerodinamica delle vetture.

Errato quindi parlare della push rod come lo schema che consentirà di rendere alla Rossa più decisa efficace nell’inserimento in curva e nella direzionalità, come detto problemi mai denunciati dai tecnici e dai piloti. Anche james Allison lo scorso anno diceva “Allison: il problema non è la sospensione anteriore”.