Monza, 4 settembre 2013 – La Mercedes è il team che a Spa, circuito anch’esso da basso carico, ha deluso maggiormente. Aldilà dalla Pole, più o meno fortunosa, conquistata da Lewis Hamilton, le prestazioni della Mercedes sono chiare sotto gli occhi di tutti.
Quella che è mancata è essenzialmente una buona velocità massima in rettilineo e questo fa credere che a Monza le frecce d’argento non possano far meglio di quanto ottenuto quindici giorni fa in Belgio.
Sicuramente il team Mercedes non rimarrà a guardare e proverà anche lei a rimediare alla sua ultima brutta performance, per questo sono molto attese le novità che porterà a Monza. A Spa è stata impiegata già in gara l’ala posteriore con angolo d’attacco ridotto (non ridotto come Red Bull e Ferrari) e modifiche alle frange inferiori nella zona del diffusore e beam-wing. Probabile che questa ala venga modificata ulteriormente e resa anco più scarica di quanto lo fosse in Spa, sia per la conformazione della pista italiana, ma principalmente per recuperare quella velocità che è mancata in Belgio.
Molto probabile che a Monza verrà confermato, senza ulteriori modifiche, il nuovo musetto anteriore senza il leggero rigonfiamento inferiore a gozzo di pellicano. Soluzione anch’essa che dovrebbe favorire più velocità e minor drag all’avanzamento. Sono attese anche altre novità specifiche per Monza, come quelle all’ala anteriore ed alle prese dei freni. Sappiamo bene infatti come Monza metta a dura prova l’impianto frenante e come sia importante raffreddare i dischi per incorrere in problemi d’affidabilità. Qui infatti i tecnici di tutti i team dovranno trovare delle soluzioni che riescano a garantire sia un buon raffreddamento ma che allo stesso tempo non penalizzino troppo la vettura in termini di drag.