F1 | Anche la Ferrari utilizza le guarnizioni nei cerchi

Roma, 12 settembre 2013 – Tutto è cominciato quest’anno quando in Ungheria, durante le terze prove libere, una Mercedes ha effettuato un pit-stop di prova.

Qualcuno notò all’interno dei cerchioni, tra le mani dei tecnici, una riga nera. Furono fatte molte ipotesi, anche fantasiose, sulla natura di quel segno nero, arrivando addirittura ad ipotizzare un possibile “cerchione ventilato” !

cambio_gomme_mercedes

Ma guardando con attenzione le immagini e analizzandole con programmi di grafica, si poteva fin da subito osservare che la riga nera non era una fessura di ventilazione ma semplicemente una guarnizione applicata lungo tutta la circonferenza del cerchio.

A quale scopo? Non è ancora del tutto chiaro, possiamo però ipotizzare che servisse per “sigillare” l’accoppiamento cerchione-cestello, aiutare a lavorare meglio la normale ventilazione di raffreddamento dei freni, ed a favorire lo scambio termico tra freni e gomma senza perdite d’aria ed interferenze dall’esterno. La guarnizione, ovviamente, striscerebbe solo leggermente sul cestello (parte fissa e non in movimento) essendo installata in un incavo del cerchio dove generalmente vengo posizionati i pesi di equilibratura, ma migliorerebbe, probabilmente, il funzionamento della “aerodinamica interna”.

Dopo il GP d’Ungheria non è stato più visto nulla di simile sui cerchi della Mercedes o semplicemente non è stato più colto dallo scatto dei fotografi. Ma, sabato mattina, il noto esperto Craig Scarborough ha catturato un’immagine, con il suo telefonino, del cerchione Mercedes portato in pista a Monza, scoprendo che i tecnici tedeschi, questa volta, sono andati oltre, ricoprendo quasi interamente la parte interna del cerchio e oltretutto con un materiale “zigrinato”.

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Anche in questo caso si può solo ipotizzare il funzionamento di questa fascia zigrinata che, posta sempre tra cerchio e cestello potrebbe creare un leggerissimo contatto e favorire sia il trasferimento di calore da freno a gomma che l’isolamento del calore raggiunto dalla gomma. Ricordiamo, infatti, come sia difficile mandare in temperatura le gomme anteriori su una pista come quella di Monza e che il cambio di struttura della gomma (da 2013 a 2012) necessiti forse di una quantità maggiore di calore da trasferire al pneumatico.

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E proprio sulle gomme anteriori ho notato come la Ferrari abbia applicato qualcosa di simile anche sui propri cerchioni portati a Monza. Dalla foto, in realtà un fermo immagine televisivo, non è possibile vedere se la superficie del nastro/guarnizione sia liscia, “zigrinata” o altro, ma chiaramente mostra che anche a Maranello si sta provando qualcosa di simile a quanto fatto dalla Mercedes.