Budapest, 25 luglio 2013 – La Ferrari dopo il GP di Ungheria prenderà la decisione se continuare a sviluppare la F138 o se concentrare tutte le sue risorse alla vettura del prossimo anno, e tutto sarà deciso dopo ciò che emergerà dalla gara del Hungaroring di domenica prossima.
Prima gorssa variabile che potrà influenzare e cambiare le prestazioni delle monoposto in pista è il cambio di pneumatici che avverrà in Ungheria. Si passerà sia per le anteriori che alle posteriori alle gomme con struttura in kevlar, come quelle del 2012, e mescola della specifica 2013. Questo potrebbe influenzare in positivo l’aerodinamica delle vetture.
L’aerodinamica delle monoposto, infatti, potrebbe essere aiutata dal cambio di gomme, quelle del 2013 (struttura acciaio) erano più soggette agli scuotimenti ed alle deformazioni, (più morbide le side-wall “pareti laterali” e più rigida lo shoulder “spalla”). Una delle cause è spiegata in questo articolo che trovate [qui]. Questa variazione comporterà di fatto l’intervento delle squadre su alcuni dettagli aerodinamici, nel caso della Ferrari vedremo il frutto del lavoro di raccolta dati effettuato a Silverstone.
Proprio per gestire meglio i flussi dell’aria intorno alle gomme sia anteriori che posteriori arriveranno Budapest, come anticipato questa mattina dalla gazzetta, delle modifiche specifiche sulla F138. Queste riguarderanno delle modifiche all’ala anteriore al fondo ed agli scarichi motore che sembrerebbero condizionati dai vortici delle gomme posteriori.
Vedremo quindi se queste modifiche riusciranno a migliorare la prestazione della Ferrari su di un circuito che sulla carta non sembra tra i più adatti alla F138. Circuito da alto carico, ma con curve lente da trazione. Non và però dimenticato un dato importante, il degrado gomme. La Pirelli infatti prima aveva annunciato di portare delle mescile più dure per questo GP, decisione poi rivista con la scelta di due mescole morbide la Medium e la Soft. Questo potrebbe condizionare molto la gara delle Red Bull, favorite su questo tracciato, che potrebbero soffrire il grosso degrado delle Pirelli su un circuito molto tortuoso e dalle alte temperature previste in questo week-end. La Ferrari invece, che sappiamo essere più gentile con le coperture, potrebbe da questo, ricavarne un grosso vantaggio.
L’esperienza di quest’anno infatti ci porta a dire che ogni analisi o pronostico su base tecnica ha sempre finito per essere stato sconfessato dal paramento impazzito delle gomme…