F1 | I segreti del miglioramento della Red Bull in Australia

Melbourne, 14 marzo 2014 – A sorprendere tutti durante le prime due sessioni di prove libere è stata sicuramente la Red Bull, data per spacciata da molti ha ottenuti dei tempi incoraggianti nella simulazioni di qualifica ma anche tempi altrettanto buoni sul passo gara.

Cos’è cambiato sulla RB10 da trasformare così questa vettura? Sicuramente ad apportare vantaggi cronometrici ha contribuito la nuova ala anteriore che vi mostriamo nel disegno sotto:

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Nella parte alta del disegno la nuova soluzione, nella parte bassa quella utilizzata in precedenza. Cominciando dal dettaglio 1 è visibile la prima modifica che vede un andamento diverso del main-flap superiore. Nel dettaglio 2 l’allungamento del soffiaggio sul main-plane per tutta la lunghezza della semi-ala. Il doppio dettaglio 3, mostra invece l’allargamento dell’upper-flap e con il dettaglio 4 l’aggiunta di un nuovo profilo verticale sullo stesso upper-flap. Modificato anche l’andamento della curvatura esterna ed inferiore del main-plane dettaglio 5 ed il diverso disegno del soffiaggio sulla paratia laterale o end-plane dettaglio 6.

Sicuramente risolti una buona parte dei problemi di surriscaldamento patiti nei test pre-stagionali ed a contribuire alla risoluzione di questi problemi anche la gestione dei condotti interni. Dal disegno sottostante vediamo alcuni di essi che prendono l’aria all’estremità del musetto e passano lateralmente al condotto del S-Duct.

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Nella foto successiva sono visibili i condotti dell’S-Duct (freccia rossa) e quelli per i componenti interni e per il cockpit (frecce blu).

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Nell’ultima foto invece il prelevamento dell’aria per il raffreddamento del cockpit che parte all’estremità del musetto della RB10

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