F1 | Mercedes ed i guasti della MGU-K

Roma, 11 giugno 2014 – Il GP del Canada per la prima volta ha visto in difficoltà le due monoposto della Mercedes. Sia Hamilton che Rosberg hanno avuto problemi di affidabilità, con l’inglese costretto al ritiro ed il tedesco a lottare per arrivare, in qualche modo, al traguardo.

kers_2In molti hanno tentato di spiegare il guasto patito dalle due frecce d’argento ma l’unica spiegazione reale, confermata anche da Toto Wolff, nell’immediato dopo gara, è quella relativa ad un guasto al MGU-K che ha portato in avaria anche l’impianto frenante.

E’ già bene noto che il KERS quest’anno può erogare una potenza doppia rispetto al 2013 e pertanto l’assorbimento di energia sull’asse posteriore sarà più intenso. Questo genera ovviamente una coppia frenante maggiore che aiuta i freni posteriore nel loro lavoro. Non a caso, infatti, i progettisti quest’anno hanno scelto dei dischi freni più piccoli per l’asse posteriore, sapendo di poter contare sull’azione frenante del MGU-K.

I problemi sulle due Mercedes sono nati proprio dal guasto al K, dove la perdita della coppia frenante posteriore ha sovracaricato di lavoro i freni posteriori portandoli ad un surriscaldamento eccessivo che ha causato una perdita di efficenza in frenata. Il sistema frenante quindi si è trovato costretto a sbilanciarsi sull’asse anteriore con tutti i conseguenti problemi del caso. Oltretutto è mancata la possibilità di ricaricare le batterie e quindi, non si disponeva dei 160cv aggiuntivi del sistema ibrido come neanche del normale funzionamento del MGU-H. Una lunga serie di problemi che, partendo da un singolo elemento, ha colpito, a cascata, molti altri componenti della vettura.

Il tutto è stato spiegato anche, in modo molto chiaro, da Fabiano Vandone nel servizio di SkySport che vi riportiamo qui sotto: