F1 | Il posteriore miniaturizzato della Ferrari F138

radiatori Ferrari 2013

Roma, 25 Marzo 2013 – Un aspetto che ha molto impressionato quest’anno della nuova Ferrari F138 è senza dubbio la miniaturizzazione del posteriore della vettura. Impressionante è la riduzione dell’ingombro che gli ingegneri di Maranello sono riusciti ad ottenere per migliorare gli scarichi dei gas del motore. Interessante è capire da alcune foto come questo sia stato ottenuto.

Dalle foto che vi mostriamo è possibile vedere come Tombazis ed il suo team sia riuscito, in uno spazio così ristretto della zona posteriore della vettura, a sistemare tutte le parti interne con un complesso lavoro di progettazione. In quest’opera di miniaturizzazione  ha sicuramente partecipato molto l’Ingegner Marmorini, responsabile dei Motori Ferrari, che ha dovuto ridisegnare il complesso sistema dei tubi di scappamento, sia per minimizzare gli ingombri, sia per per rivedere il tanto studiato scarico ad effetto Coanda. (Nel caso Ferrari semi-effetto Coanda).

scarico_ferrari_f138_3

In questa foto è possibile apprezzare molti particolari interessanti: innanzitutto l’ultima versione di rampa dello scarico motore, molto più ripida rispetto alle precedenti. Qui è possibile vedere la “rampa”prima che venga installata la copertura della zona posteriore delle pance. Al suo interno, lo abbiamo cerchiato di giallo, è visibile anche la parte terminale dello scarico motore e tutto il tortuoso percorso che esso compie prima di arrivare alla rampa. In questo percorso compie anche una stretta curva a gomito (protetta da un piccolo lamierino) che genera poi il piccolo “bozzetto” sulla fiancata della  F138, vedi foto sotto. Questo lamierino serve proprio a distanziare la curva a gomito, che raggiunge temperature elevatissime, dalla copertura delle pance che altrimenti sarebbe bruciata dal condotto di scarico.

gomito_F138

Infine si può vedere il condotto “cieco” della camera di risonanza di Helmholtz, subito dopo la curva a gomito, che si protrae davanti al radiatore posto nella fiancata. Ricordiamo che questa camera di risonanza viene utilizzata per incamerare i gas di scarico in fase d’accelerazione, pressurizzando questo condotto “cieco”, per poi essere rilasciati nel condotto di scappamento nel momento in cui il pilota alza il piede dall’acceleratore. Questo per prolungare il tempo di soffiaggio dei gas di scarico nella zona del diffusore.

Twitter: @antoniogranato