Nella recente puntata di Pit Talk, è intervenuto Enrico Zanarini, manager di lunga esperienza in F1 e nel motorsport in generale, per fare chiarezza sul reale valore di Antonelli e sul suo futuro.

Credits: Oracle Red Bull Racing via X
“Io quel ragazzo lo conosco da vent’anni, ho visto con i miei occhi cosa sa fare. È molto talentuoso, ma bisogna lasciargli il suo tempo”, ha spiegato Zanarini, rispondendo a chi inizia a sollevare dubbi sul pilota italiano.
“Alcuni errori sono fisiologici. Anche Verstappen ne ha fatti a quell’età. L’importante è che Kimi sappia costruire su quei momenti, e lui lo sa fare.”
La pressione mediatica è fortissima: a soli 18 anni, Antonelli si trova al centro delle speculazioni legate al mercato piloti 2026. Quando si avvicina la pausa estiva, iniziano le chiacchiere su possibili cambi di scenari; insistenti anche le voci di un ipotetico passaggio di Max Verstappen in Mercedes.
Il destino di Kimi si intreccia con quello dei grandi nomi della F1, ma per Zanarini la situazione è più chiara di quanto sembri.

“Mercedes ha fatto un grosso investimento su di lui, in termini di tempo e di denaro. Non lo lasceranno andare facilmente”, ha affermato. “A differenza di Russell, che oggi è un pilota indipendente, Antonelli è ancora parte di un progetto a lungo termine.”
Il riferimento non è casuale: secondo alcuni scenari, qualora Verstappen dovesse effettivamente approdare in Mercedes, potrebbe essere proprio Russell a lasciare il team. Ma Zanarini sottolinea che un’eventuale riorganizzazione del team non andrà a discapito di Antonelli, che rimane centrale nei piani Mercedes.
Il pilota italiano, nel frattempo, continua la sua stagione, ma è bene ricordare che il suo salto dalla Formula Regional direttamente alla F2 e – dopo solo una stagione – in F1 è stato un azzardo calcolato, un’accelerazione della carriera che richiede fisiologicamente un periodo di adattamento.
In definitiva, forse è il caso di ricalibrare le aspettative: non tutti i campioni emergono con una traiettoria lineare. Ma chi conosce Kimi da vicino, non ha dubbi: il potenziale c’è, e Mercedes lo sa bene.
Marika Magnano