Nel WEC la Ferrari continua a vincere, a dominare, a togliersi soddisfazioni. A differenza della F1 dove il Cavallino sta soffrendo, beh, nel mondiale endurance forse nemmeno a Maranello si sarebbero aspettati quattro vittorie in altrettante gare. Ma oggi è arrivata senza dubbio quella più ambita, quella più prestigiosa, quella che ogni costruttore ed ogni pilota vorrebbe vincere almeno una volta nella propria carriera. E non può che essere a Le Mans, con la prestigiosa 24 ore che è stata per il terzo anno di fila dalla Ferrari.
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Ma a differenza delle due passate edizioni, è stata la Ferrari “che non ti aspetti” a vincere, quella gestita direttamente da AF Corse. Ovvero la “giallona” #83 portata in trionfo da uno straordinario Robert Kubica, con il polacco che ha impresso un ritmo inarrivabile per tutti gli altri. Il trionfo della 24 ore di Le Mans nel WEC da parte di Robert è un cerchio che si chiude per il pilota di Cracovia.
Tutti ricordiamo l’incidente del 2011 dove Kubica rischiò seriamente non solo la carriera, ma anche la vita stessa. Ed a distanza di 14 anni tra mille difficoltà e sfortune, beh, Robert si è preso tutto quello che gli era stato tolto, trionfando nella corsa più prestigiosa al mondo probabilmente. E nonostante le 40 primavere, Kubica ha dimostrato tutto il suo talento, la sua bravura, la sua lucidità nel saper gestire la leadership della corsa francese quando gli avversari incalzavano da dietro. Gran parte del merito come detto va dato a Kubica, ma anche Yifei Ye e Philip Hanson hanno dato il loro contributo alla vittoria della 499P #83.

Credits: Ferrari Hypercar via X
#LeMans24
Ed è un vero peccato, perchè la Ferrari avrebbe potuto (forse) monopolizzare l’intero podio della corsa francese, ma le 499P ufficiali si sono dovute “accontentare” di un terzo posto con la #51, e di un quarto con la #50. Ma per via di alcuni errori dei piloti di casa Ferrari la tripletta è sfumata. Come il testacoda di Pier Guidi all’ingresso dei box. E per l’uscita di Fuoco sulla ghiaia. Ma ad ogni modo il Cavallino (con la presenza di Elkann ai box) porta a casa oltre alla vittoria assoluta anche un bel bottino sia in ottica piloti che costruttori nel WEC.
Ed ancora una volta va dato merito ad Antonello Coletta (e tutti i suoi uomini) per l’ottimo lavoro svolto anche in questa Le Mans. Il romano sta facendo un lavoro perfetto nel WEC con la Ferrari, ed a metà campionato il Cavallino continua ad avvicinarsi sempre più ad entrambi i titoli mondiali. La 499P nonostante i kg extra, il BOP etc etc dimostra ancora una volta di essere un’ottima vettura sul passo gara. In casa Ferrari dopo le qualifiche sottotono non avevano di certo i volti preoccupati. Anzi, nel team AF Corse avevano lavorato soprattutto in ottica gara. E la bandiera a scacchi ha dato ragione agli uomini del Cavallino.

Credits: Porsche Motorsport via X
#LeMans24
La Ferrari oltre ad essere stata “impensierita” dalla lotta interna tra le tre 499P, si è dovuta guardare dalla Porsche. Con la 963 l’unica capace di impensierire la vettura di Maranello. O meglio, la Porsche 963 #6 che alla fine è arrivata seconda al traguardo. La casa di Weissach ha sfiorato la vittoria n°20 a Le Mans, grazie ad un strepitoso Kevin Estre. Il francese assieme a Laurens Vanthoor e Matt Cambell ha messo sotto pressione il Cavallino per larghi tratti della corsa. Senza però mai realmente affondare il colpo. Ad ogni modo è stata una Le Mans tiratissima: i primi quattro in poco più di 30″!
Poi parlando degli altri costruttori ha sicuramente deluso le attese la Cadillac, soprattutto dopo aver conquistato l’Hyperpole giovedì sera. Le V-Series R non hanno retto il confronto in gara con le Ferrari e le Porsche. Ma forse chi ha deluso ancor più è stata la Toyota. Le GR010 tra errori, penalità e mancanza di ritmo non sono andate oltre un sesto ed un sedicesimo posto. Per la casa giapponese arriveranno piste più congeniali alla loro vettura, e quindi potrebbero ritornare protagoniste. BMW mastica amaro, soprattutto per i numerosi problemi d’affidabilità riscontrati nell’arco della maratona francese.

Credits: Peugeot Sport via X
#LeMans24
Ma chi forse ha più deluso sono le due case francesi presenti nel WEC: ovvero Alpine e Peugeot. Nel duello tra il gruppo Renault e quello Stellantis ha avuto la meglio l’Alpine. Ma dopo quanto visto nei precedenti round ci si sarebbe aspettato molto di più dalla A424, invece la mancanza di ritmo in gara e la mancanza di velocità in qualifica ha riportato con i piedi per terra gli uomini Alpine. In casa Peugeot è notte fonda: la 9X8 resta l’oggetto del mistero, nonostante i numerosi investimenti fatti da parte di Stellantis. Il futuro di Peugeot nel WEC sembra essere ad un bivio, con la possibilità di ritiro dal mondiale endurance a fine stagione che è tutt’altro che un’ipotesi remota!
E per concludere non possiamo non parlare dell’Aston Martin, con le Valkyrie entrambe al traguardo (13° e 15°), senza mai aver riscontrato nessun problema d’affidabilità. Riuscendo anche a battagliare in alcuni tratti della corsa con Alpine e Peugeot. Le uniche hypercar a non disporre di un sistema ibrido continuano a progredire piano piano, gara dopo gara, e prima o poi arriveranno lì davanti a lottare per la top-ten. Perchè il progetto Aston dicono che sia molto buono, e grazie anche alla mano di Adrian Newey in questo progetto, le Valkyrie inizieranno a togliersi qualche soddsfazione prima o poi. Ora il WEC tornerà in pista tra un mese a San Paolo, in Brasile.
Alberto Murador