“Mettici in difficoltà!” Il consiglio d’oro che ha portato Bortoleto in F1

Gabriel Bortoleto, il rookie che sta facendo impazzire la Sauber, è molto più di un semplice esordiente. Emanuele Pirro, suo mentore fin dai tempi della McLaren, racconta i segreti del successo del giovane brasiliano, dalle sue vittorie nelle categorie minori al suo rapporto speciale con Max Verstappen. Una prospettiva inedita sul futuro della Formula 1 e sulle sue prossime stelle.

Gabriel Bortoleto in azione con la Sauber al Montmelò. Credits: Stake F1 Team KICK Sauber via X

In F1 quest’anno è la stagione dei rookie, ben sei esordienti in pista. E tra questi c’è il pilota brasiliano Gabriel Bortoleto, attuale alfiere del team Sauber. Il nativo di San Paolo è stato al pari di Leclerc e Russell a vincere subito il campionato di F3 e di F2 nella stagione d’esordio. Risultati che hanno catturato l’interesse di parecchi addetti ai lavori nel mondo della F1, tanto vero che già lo scorso anno il brasiliano ha fatto parte del programma giovani piloti della McLaren. Poi a fine dello scorso anno Bortoleto ha firmato con la Sauber, ed in questi primi GP da rookie nonostante debba conquistare ancora dei punti iridati, beh, il brasiliano sta dimostrando di saper tener testa al più esperto team-mate Hulkenberg.

Su Gabriel Bortoleto è intervenuto Emanuele Pirro ai microfoni di Pit-Talk. Il cinque volte vincitore della 24 ore di Le Mans ha parlato del fatto che Bortoleto era arrivato alla McLaren proprio per volere dell’ex pilota romano. E che al tempo stesso è molto affezionato al pilota di San Paolo. Ecco le parole di Pirro:

Emanuele Pirro, cinque volte vincitore a Le Mans.

“Gabriel lo conosco bene non solo, ma gli voglio anche molto bene. Lo conosco da quando correva in F4 perché mio figlio piccolo era suo ingegnere di pista alla Prema e perciò l’abbiamo seguito perché fuori dall’abitacolo è oltretutto veramente una gran bella persona. Quando era in testa dopo le prime gare del campionato di F3 e io ero alla McLaren l’ho convinto a venire da noi e perciò abbiamo fatto un contratto.”

“Ha vinto il campionato di F3, ha vinto il campionato di F2 e poi io sono uscito da McLaren e mi ricordo che lui mi diceva, ma io vengo in McLaren, ci stanno Norris e Piastri con contratti lunghi. Che cosa firmo a fare? Gabriel, tu… -lui mi chiedeva-, puoi promettermi un sedile qualche anno? Dico, Gabriel, questo non te lo posso promettere, però ti posso dire, mettici in difficoltà. Tu fai il meglio che puoi, fai un percorso netto, mettici in difficoltà e se McLaren non potrà darti una guida, verrai che da qualche parte la troverai e per fortuna diciamo questo si è avverato.”

Gabriel Bortoleto, GP Spagna 2025.
Credits: Stake F1 Team KICK Sauber via X
#SpainGP

Sta chiaramente in un percorso di crescita, ma la cosa importante di Gabriel è che si fa voler bene, impara dai propri errori, è analitico, lui è molto molto amico di Verstappen, perciò dietro le quinte Max è un suo mentore. E penso che al giorno d’oggi l’intelligenza è una caratteristica importante per continuare a migliorarsi, perciò insomma gli auguro tutto il bene.”

Chiaramente sarà interessante vedere il percorso di crescita di Bortoleto in F1. E sarebbe altrettanto interessante poter vedere il brasiliano guidare una monoposto più competitiva rispetto alla Sauber di adesso. Chissà se nel 2026 quando entrerà Audi in F1 il classe 2004 potrà davvero dimostrare il suo talento, già visto nelle categorie minori ovviamente.

Molto dipenderà da quello che la casa di Ingolstadt riuscirà a realizzare nel suo primo anno nella massima serie. Per questa stagione il brasiliano avrà il solo compito di esser veloce quanto il team-mate Hulkenberg. Impresa difficile, ma non impossibile per il brasiliano.

Alberto Murador