F1 | Stirano: Il problema della Ferrari di oggi è manageriale”

Secondo l'ing Giorgio Stirano il problema della Ferrari di oggi è manageriale. Secondo Stirano per poter realizzare una monoposto di F1 vincente serve avere un intero gruppo coeso alle spalle. E secondo il torinese lì in zona Maranello ce ne sarebbe uno bravo di ingegnere da ingaggiare...

Hamilton durante la sosta ai box del GP di Miami. Credits: Scuderia Ferrari HP via X #MiamiGP

In F1 continua il momento di difficoltà della Ferrari, dove anche in Canada sono emersi i soliti limiti della SF-25. Poi come se non bastasse nel team di Maranello c’è ancora molta confusione per quel che riguarda la strategia di gara. Leclerc voleva stare fuori con le medie (seguendo Norris), ma il muretto box ha imposto al monegasco una sosta anticipata. Sarebbe cambiato qualcosa nell’esito del risultato finale? Chissà, però in casa Ferrari dovrebbero dare più ascolto al loro unico punto fermo: ovvero Leclerc!

Frederic Vasseur, team principal Ferrari.

Detto ciò, la posizione di Vasseur sembra essere sempre più in bilico, con il contratto in F1 con il Cavallino che scade a fine stagione per il francese. Ovviamente è facile scagliare tutte le colpe solo ed esclusivamente al team principal. Ma se la Ferrari non è competitiva, è solo per colpa delle scelte fatte da Vasseur?  Il francese sta sbagliando qualcosa in particolare? Andrebbe sostituito? Sentite cos’ha detto sull’argomento l’ing Giorgio Stirano ai microfoni di Pit-Talk:

“Ma secondo me lui ha fatto un errore, da quello che capisco, diciamo, stando al di fuori. L’errore è quello di aver creato, come in tutte le scuderie, due responsabili, uno per i motori, l’altro per i telai, ma non c’è un vero e proprio direttore tecnico. Il direttore tecnico lo fa lui, cioè quello che poi prende le decisioni finali è lui. E questo, secondo me, non so fino a che punto lui sia così, come dire, esperto nella messa a punto, perché lì si capisce abbastanza bene che c’è un problema di messa a punto della Ferrari.

Giorgio Stirano.

“Perché non è così fuori, ma non è neanche così dentro. Cioè, è in una fase di ricerca di una direzione, però non la stanno trovando. Perché ormai il campionato è andato avanti. Cioè, il concetto di “ha un potenziale e dobbiamo tirarlo fuori”, e allora tiralo fuori se c’è il potenziale. Se no, hai sempre quei due o tre decimi, che sono pochi oggi effettivamente.”

“Ma sono quelli che ti fregano, perché il concetto… poi adesso si è anche messo un po’ a polemizzare con Leclerc, ma se uno si perde la qualifica perché sbatte e poi fa l’errore in qualifica e via discorrendo, in questo momento io cercherei di tenere tutti calmi, perché la Ferrari non è proprio un animale facile da gestire, in senso lato, in tutte le sue espressioni. Tanto è vero che abbiamo visto nella stessa giornata, invece, una squadra coesa, che è quella dell’endurance, praticamente fare una roba micidiale. Sono arrivati primi, terzi e quarti a Le Mans, perché lì sono più caldi.”

Ed  a tal proposito, eventualmente portare ingegneri, tecnici e team manager dal WEC (AF Corse Ferrari) direttamente in F1? Magari per tornare ai vertici? Sentite cos’ha risposto Stirano:

Ferrari 499P, Le Mans 2025.
Credits: Ferrari Hypercar via X
#LeMans24

“Secondo me, teoricamente sì, sul piano manageriale. Il problema della Ferrari oggi, parlo della F1, è un problema manageriale. Coletta ha fatto un collage, dalla parte dell’Endurance. Coletta gestisce un gruppo di persone all’interno della Ferrari. Collabora con Dallara, collabora con AF Corse, quindi ha costruito un gruppo di personaggi che vanno tutti dalla stessa parte.”

“Temo che nella gestione sportiva di F1 non ci sia questa coesione e che ci sia più difficoltà a mettere insieme le persone. Tant’è vero che quando hanno trattato Newey, ad un certo punto l’amministratore delegato ha detto che se viene quello, viene a comandare, e che cosa doveva venire a fare un direttore per questo, se non comandare? Io la vedo così, poi se deve prendere ordini pure lui, lasciatelo a casa, costa anche caro. Il problema della Ferrari oggi è manageriale, sicuramente. E della capacità di assemblare. Se vogliamo, abbiamo l’esempio del calcistico. Perché hanno licenziato Spalletti? Perché non riuscivano a fare spogliatoio? In questo momento ho l’impressione che la Ferrari non abbia tutto questo spogliatoio.”

E portare Coletta dal WEC direttamente alla F1?

“Io penso che Coletta cerchi rigorosamente e disperatamente di non farsi coinvolgere dalla F1.”

Ma per vincere non basta mettere un giusto team principal, ma servono anche degli ingegneri di rilievo  e di un certo prestigio per progettare una monoposto di F1 vincente. Anche in questo caso l’ing Stirano ha espresso il suo pensiero:

Aldo Costa, ex Mercedes.

“Per esempio, io ho, ma probabilmente è una scelta personale, un dubbio. Lì hanno in zona, non lontano, uno che si chiama Aldo Costa. Quello lì è uno che sa fare le macchine. Quando è andato via dalla Ferrari licenziato su ordine di Alonso, facendo un errore clamoroso secondo me ai tempi, da Domenicali a Montezemolo, se lo sono perso, è andato in Mercedes e ha fatto quello che ha fatto.”

Prendi uno di qualità o un gruppo di persone, perché uno non basta, quelli lì la macchina la fanno. C’è poco da fare. Secondo me c’è qualche problema o appunto di spogliatoio o di qualità. Se non si risolve quel problema lì, saremo sempre a tre decimi, a due decimi, ad un decimo. Ogni tanto si va uguale. Ho capito, ma bisogna andare sempre. Russell ha fatto l’Apollo con gli algoritmi delle gomme di ieri che è stato un minestrone che metà bastava. Alla fine Russell è andato a vincere e hanno messo sul podio anche il ragazzino (Antonelli) che era lì diligentemente, ha tenuto la posizione fino ad arrivare terzo. Perché? Perché avevamo le idee chiare tutti insieme.”

Alberto Murador