In F1 la McLaren ha dominato in modo maestoso ed indiscusso anche in Austria. Che sia la macchina migliore non c’è dubbio alcuno già da vari GP, ma sul circuito di casa della Red Bull hanno annullato totalmente tutti i propri rivali. Il distacco rifilato alla Ferrari è stato abissale, e con la Mercedes di Russell in forte difficoltà il team “papaya” ha avuto strada libera. Anche l’eroe di casa Verstappen non c’era, dato che è stato buttato fuori da un errore di Antonelli. Ma il campione del mondo in carica avrebbe potuto lottare con la Ferrari per il podio, nulla di più.
Tutto sta andando secondo i piani, per il team di Woking. Sono primi nella classifica costruttori con più di 200 punti di vantaggio dalla Ferrari, con Piastri e Norris che guidano la classifica piloti. Una macchina, un team, e un’alchimia perfetta. Fino ad ora. L’unico fattore che potrebbe rendere difficile la vita del team di F1 diretto da Andrea Stella sono i rapporti in pista tra i piloti. Nella giornata di ieri si sono viste più che scintille…falò.

Credits: McLarenF1 via X
#AustrianGP
A dir la verità soprattutto nella parte iniziale della gara. Piastri ha cercato per più di 20 giri di superare il compagno di squadra, con mosse azzardate, disposto a rischiare tutto. Neanche fosse Max. Norris a fatica è riuscito a tenerlo dietro, fino all’intervento divino della squadra che ha pittato prima il numero 4, facendo in modo che al rientro in pista tra i due ci fosse un distacco di 6 secondi abbondanti.
Piastri nel secondo stint ha gestito il distacco, ma dopo il secondo pit-stop si è divorato i secondi che lo dividevano dal compagno, chiudendo però secondo. Un secondo posto che sembra essere stato più una concessione fatta dall’australiano alla squadra. Come se volesse fare presente che lui, volendo poteva anche arrivare ampiamente a Lando e vincere. Un segnale inviato ad una squadra che sembrerebbe iniziare ad avere dubbi su chi “tifare”. Piastri ha dimostrato maggior precisione nella guida e nella gestione dei GP, mentre Norris è stato sempre più suscettibile, meno freddo, meno campione.
La McLaren, un team all’interno del quale stanno sorgendo delle fazioni contrapposte? Vedremo una lotta tra Guelfi e Ghibellini inglesi vestiti di arancione? Chissà! Certo è che un team radio di Lando lascia pensare. Norris, parlando al suo ingegnere di pista, fa un riferimento diretto al GP di Germania. Un riferimento alquanto strano. Infatti l’ultimo GP di Germania si è disputato nel 2019, ed ha visto il ritiro proprio di Lando Norris a causa di problemi al motore. Per che mai un pilota, nel bel mezzo di una gara che sta vincendo, dovrebbe mai pensare ad uno dei primi momenti più brutti della sua carriera in F1?!

Credits: McLarenF1 via X
#AustrianGP
In molti dicono che fosse un messaggio in codice. Può essere. In questo caso il vero motivo di tale frase sarà a noi sconosciuto. Ma per alcuni lo è anche per l’altro lato del box McLaren. Per ogni pilota, il primo avversario è il proprio compagno di squadra.
Questo non fa bene alla squadra, ma ne fa tanto allo spettacolo. All’intervista ai media tedeschi Stella ha spiegato il riferimento dicendo che riguardava l’usura delle gomme. Ma, sarà.. Fatto sta che era inevitabile che i due prima o poi giungessero allo scontro diretto in pista. Questa volta Stella e gli ingegneri sono riusciti, a discapito di Piastri, a mantenerli lontani, ma si annuncia battaglia aperta.
Agli altri team di F1 non resta che sperare in uno sbaglio, in un out delle monoposto color “papaya”. Certo, nonostante tutto, i 9 team avversari potranno ambire solamente al gradino più alto di qualche GP, mentre i titoli mondiali appaiono fin da ora ben saldi tra le mani della McLaren.
Federico Barbara