
In F1 la Ferrari sta cercando di risalire la china, o almeno ci prova. In quel di Maranello forse è arrivata la consapevolezza che c’è un limite a tutto, soprattutto per un team che ha fatto la storia di questo sport. Difficile dire che ci sia stata una qualche reazione d’orgoglio, ma di sicuro qualche piccolo passo in avanti dev’essere stato fatto. Non potrebbe essere altrimenti, nei confronti dei tifosi in primis, ma anche nei confronti di Leclerc ed Hamilton, forse le prime vere “vittime” di questa SF-25 poco competitiva.

Credits: Scuderia Ferrari HP via X
#AustrianGP
Ora di certo non basterà un nuovo fondo per risollevare una stagione ormai persa (l’ennesima), ma può essere un punto da dove ripartire. Perchè se in Canada la Scuderia aveva ottenuto il massimo con il pacchetto tecnico a disposizione, in Austria la Ferrari è andata oltre le attese. Certo, l’uscita al via di Verstappen ha facilitato le cose nel team di Maranello, però a livello di passo oggi la Ferrari è stata la seconda monoposto più veloce in pista al Red Bull Ring. Ed in alcuni tratti la SF-25 (con Leclerc in particolar modo) riusciva a tener lo stesso ritmo della McLaren.
Dunque un terzo ed un quarto posto quelli ottenuti in Austria che consentono alla Ferrari di tornare seconda nei costruttori in F1. Ma, forse, ancor più importante che torna a ridar un po’ di morale ad una squadra stanca, spenta e quasi demotivata. La strada è ancora lunga prima di tornare a lottare per la vittoria, però il risultato dell’Austria dev’essere un punto da qui ripartire. Tra sette giorni la F1 tornerà in pista a Silverstone, e quanto di buono visto al Red Bull Ring dovrà essere confermato in Inghilterra. Ovvero il GP di casa dove Hamilton per la prima volta vestirà di rosso dinanzi ai propri tifosi..
Ma tornando alle performance della Ferrari in Austria, i circa 0″3 presi dalla McLaren presi nell’arco di un giro devono far riflettere che in fabbrica a Maranello è doveroso continuare a lavorare a testa bassa. Leclerc sontuoso anche in Austria, sta dimostrando di esser diventato un ottimo pilota anche dal punto di vista della gestione gomme. Tallone d’Achille del monegasco in F1 sino a qualche stagione fa. Clamoroso il fatto che ad inizio gara Brian Bozzi abbia ripetuto chissà quante volte a Charles di fare “lift and coast” per preservare le temperature di freni e del motore. Ad ogni modo Leclerc continua ad essere l’unico vero punto fermo della Scuderia.

Credits: Scuderia Ferrari HP via X
#AustrianGP
Progressi visti anche da parte di Hamilton, con l’inglese che è stato capace di stare più vicino al monegasco rispetto agli scorsi GP. Sia in qualifica che nel ritmo gara. Che Lewis finalmente si stia adattando alla vettura del Cavallino? Da parte del sette volte campione del mondo di F1 serviranno conferme a Silverstone tra una settimana.
E per concludere chissà come mai all’ultimo c’è stato il “forfait” di Vasseur poco prima del via del GP. Al posto del francese è subentrato Jerome D’Ambrosio a prendere le veci da team principal. E tutto sommato il belga ha svolto bene il suo lavoro quest’oggi. Ah, altra nota positiva in casa Ferrari sono i pit-stop: i più veloci anche in Austria durante l’arco del GP…
Alberto Murador