In F1 manca poco alla fatidica data del GP di Barcellona. Non perché sia un appuntamento in cui si deciderà chi vincerà il mondiale, o sia un circuito particolarmente indicativo, ma perché da questo weekend entrerà in vigore la Direttiva della FIA contro l’eccessiva flessibilità dell’ala anteriore e del DRS delle monoposto. Ma quello che si disputerà sul circuito spagnolo sarà anche il nono appuntamento stagionale. Ciò significa che ci stiamo avvicinando sempre di più a metà stagione. Di conseguenza il mercato e il paddock iniziano ad accendersi.
Tante le notizie, o per meglio dire, le indiscrezioni che circolano. Alle coincidenze non bisogna credere. Ma quando sono più di una ecco che si tratta già di una mezza prova. Qualche giorno fa è uscita l’indiscrezione secondo la quale la Ferrari avrebbe contattato Christian Horner per proporgli il posto di Vasseur in Ferrari. Sulla questione abbiamo pubblicato un approfondimento nella giornata di ieri.
Questa notizia è stata anticipata da dei rumors secondo i quali i rapporti interni alla Scuderia tra Vasseur e Vigna non siano dei migliori. Noi di Pit-Talk abbiamo parlato di tutto ciò con il grande Leo Turrini, che ai nostri microfoni ha detto:

“Benedetto Vigna è l’amministratore delegato dell’azienda. La Ferrari fa dei risultati industriali, economici, finanziari eccezionali. Quella è la competenza dell’amministratore delegato. Poi, io sono sicuro che proprio per il ruolo che ha, Vigna non è contento dei risultati della F1 Ferrari“.
Come dare torto al’ AD Vigna. La Ferrari negli ultimi tre anni ha fatto registrare dei risultati nelle vendite straordinari. Le sponsorizzazioni crescono sempre di più, e gli investitori fanno a gara per aggiudicarsi le azioni del Cavallino. Gli investitori sono attratti dalle prestazioni non solo economiche, ma anche da quelle sportive, soprattutto se si parla di una casa automobilistica che è nata per gareggiare, come la Ferrari.
I profitti sono saliti, ma le prestazioni sono scese vorticosamente. Questo fa male ai Tifosi e agli azionisti. Soprattutto, come ha detto Turrini, se si guarda al grande momento che la Ferrari sta vivendo nel WEC:

credit by Ferrari Hypercar via X
“Sebbene siano mondi diversi, se li vai a parametrare con i risultati che fa la Hypercar 499P del WEC, allora magari qualche domanda te la cominci a fare. Sebbene, l’ho premesso, siano realtà completamente differenti, distinte, distanti“.
In F1 sono trascorsi 18 anni, più una decina di persone tra team principal e piloti, per non parlare degli ingegneri, ma fino ad ora non è arrivato alcun risultato particolarmente positivo. Ormai questo è il terzo anno in rosso per Vasseur.
Tutte le “scuse”, anche se non è propriamente corretto chiamarle così, sono finite. Ha i piloti che vuole lui, gli ingegneri che vuole lui. Ha il team che vuole lui. Ma la macchina non va. Dove sta il problema? Uno sbaglio nella progettazione, nel comprendere la macchina, nel modo di guidarla, nella strategia…dove? Queste sono domande a cui Fred dovrà trovare velocemente una risposta. Anche perché, come ha sottolineato Leo Turrini ai microfoni di Pit Talk:

“É chiaro che poi c’è un giudizio che a fine stagione si dovrà dare sull’operato di questa gestione. Ma questo vale sempre, non è che è una novità per Vasseur“.
Una voce importante nel giudizio la rivestirà proprio l’AD Vigna, che potrà lamentare i grandi investimenti fatti dal team principal, a fronte di risultati, che al momento sono deludenti. Se pensiamo al maggio del 2022, al timone della Ferrari c’era ancora Mattia Binotto, intento anche lui nel “Capire” i problemi che affliggevano la scuderia, ma il Cavallino all’epoca era in lotta per il mondiale.
Una lotta che è finita subito dopo la pausa estiva, ma almeno nella prima metà della stagione 2022 non era andata proprio così male. È il momento di rimpiangere Binotto? Non penso, ma tra poco giungerà il momento di fare i conti. E i numeri non sbagliano quasi mai.
Federico Barbara