F1 | Turrini: “Per Hamilton un hype mai visto prima!”

Portare Hamilton in Ferrari è stato un azzardo. Ma cosa bisogna aspettarsi dal britannico in rosso? A 40 anni, cosa potrà dare alla Ferrari? A queste domande ha risposto Leo Turrini ai microfoni di Pit-Talk

Lewis Hamilton guida la Ferrari SF-23 in test privati a Barcellona (2025) Ph: @F1 via X

Mancano esattamente 7 giorni all’inizio del primo weekend di gara della nuova stagione di F1, che debutterà sul circuito dell’Albert Park di Melbourne, e l’attesa cresce sempre di più. Insieme a essa crescono anche la voglia di capire quali saranno le scuderie migliori, quanto meno allo start, e chi tra i piloti dimostrerà fin dall’inizio d’avere la stoffa del nuovo campione del mondo. In questo clima d’attesa, ansia e foschia, data la poca chiarezza emersa dai test pre-stagionali, una delle domande che ritornano nelle nostre menti riguarda il connubio Hamilton-Ferrari.

Dal giorno dell’annuncio di questo colpaccio piazzato da Vasseur ed Elkann, tutti, ma proprio tutti, si sono chiesti se questa mossa fosse stata un poker o una semplice briscoletta. Sicuramente dal punto di vista finanziario, gli sponsor che Lewis ha già portato alla scuderia di Maranello sono tantissimi. Ma il britannico è ancora in grado di dare qualcosa sul piano prestazionale alla Scuderia Ferrari? Il focus che c’è su Lewis è altissimo. I tifosi sono letteralmente impazziti per lui. Sono disposti a tutto, mettendo in atto scene che come ha detto Leo Turrini ai microfoni di Pit-Talk, non si sono mai viste:

Io ho visto scene per il suo arrivo in Ferrari che non avevo visto per Schumacher, per Gilles Villeneuve, o per Niki Lauda. C’era gente che arrivava la notte prima per dormire nelle vicinanze del ponte, per poter vedere da vicino, proprio dalle reti di Fiorano, il debutto di Lewis.”

F1 – Leo Turrini

L’entusiasmo dei tifosi è sicuramente positivo, e serve per dare fiducia ai piloti della rossa. Ma quello che fa di un pilota della Scuderia Ferrari una “Leggenda”, un “Mito” sono i risultati. Se Michael Schumacher avesse vinto qualche gara, e nulla di più, non sarebbe l’icona, il simbolo a livello globale del cavallino rampante e della F1. Non dimentichiamo che Hamilton è già un sette volte campione del mondo, ma è anche un quarantenne. Sono due le strade che Lewis può percorrere, e a indicarle con estrema chiarezza è stato Turrini ai nostri microfoni:

“Hamilton è sul carrello dei bolliti, ha 40 anni. Negli ultimi tre anni in Mercedes ha vinto due gare, è stato molto spesso più lento di Russell e quindi potrà offrire poco alla causa del cavallino. (L’altra possibilità invece è che) Hamilton è motivatissimo. In Mercedes è vero che ha vinto due gare in tre anni, ma appunto, nelle due circostanze in cui aveva la macchina per essere protagonista ha vinto. Se questa seconda ipotesi, come io mi auguro, corrisponde a verità, allora Hamilton può dare molto alla Ferrari.”

Il destino della rossa dipenderà sia da Hamilton e Leclerc, ma con queste nuove monoposto, il 95% del verdetto finale sarà stabilito dai meccanici e dagli ingegneri. Il pilota potrà fare la differenza solo se la macchina sarà in grado di stare allo stesso livello di quelle degli altri team. Sarà dunque in questi momenti che capiremo quale strada Sir Lewis Hamilton ha deciso d’intraprendere.

Federico Barbara