F1 | Montermini: “Hamilton, almeno un anno per adattarsi a Ferrari”

Quando un pilota cambia scuderia, molti pensano che basti qualche gara per adattarsi. Ma la realtà è ben diversa. Andrea Montermini lo ha spiegato chiaramente a Pit Talk: per un pilota come Hamilton, dopo anni in Mercedes, serve almeno un’intera stagione per sentirsi davvero “a casa” in un nuovo team.

In F1 l’approdo di Lewis Hamilton alla Ferrari – nonostante la vittoria della Sprint Race in Cina – è chiacchierato da numerosi punti di domanda circa la sua adattabilità al nuovo team. Non si tratta solo di guidare una macchina diversa, ma di entrare in sintonia con gli ingegneri, capire le loro richieste e farsi capire.

È un linguaggio tecnico che va oltre le semplici comunicazioni radio. Hamilton stesso ha detto che chi commenta spesso non ha idea di quanto sia complesso questo processo. E sinceramente, mi trovo completamente d’accordo.

Lewis Hamilton, Chinese GP 2025, Credits Scuderia Ferrari HP via X

Andrea Montermini, ospite a Pit Talk, si è espresso al riguardo:

«Normalmente, parlando di un pilota che è stato tanti anni in Mercedes come Hamilton, serve almeno tutta la stagione per avere in mano automazioni e pensieri di un nuovo team, per capire davvero gli ingegneri e farsi capire.»

Aggiunge: «Non è solo una comunicazione via radio, è un linguaggio tecnico condiviso. Secondo me ci vorrà l’intera stagione per avere tutto perfetto e dire “Ok, conosco la squadra, la macchina, gli ingegneri e so cosa vogliamo l’uno dall’altro”. Hamilton, infatti, ha detto che tutti quelli che parlano non hanno idea di quanto sia complesso

In uno sport come la F1 dove ogni minimo dettaglio può fare la differenza, il rapporto tra pilota e squadra è fondamentale.

Oltre a questo, bisogna considerare che ogni monoposto ha una filosofia di guida differente. Le abitudini acquisite in un team possono diventare un ostacolo quando si passa a un’altra squadra con un approccio tecnico diverso.

Inoltre, bisogna considerare che ogni monoposto ha una filosofia di guida differente. Un’auto può richiedere uno stile di guida più aggressivo in ingresso curva, un’altra può essere più stabile ma meno reattiva.

Lewis Hamilton, #ChineseGP 2025.
Credits: Scuderia Ferrari HP via X

Inoltre, anche la posizione di guida, la sensibilità dell’acceleratore e del freno, la risposta dello sterzo: tutto cambia. Hamilton ha sempre guidato vetture progettate attorno al suo stile, mentre in un nuovo team deve adattarsi a una macchina nata per un altro concetto aerodinamico e meccanico. Questo rende ancora più complicato il processo.

 

Marika Magnano