Nella giornata di oggi si sono conclusi i test pre-stagionali della F1, che si sono disputati sul circuito del Bahrain. Trattandosi di test, tutti i team sanno bene che bisogna prendere con estrema cautela i dati emersi in questi tre giorni. Sembra che il paddock si sia trasformato, come ogni anno, in un grande laboratorio dove potersi allenare al gioco più diffuso al mondo, nascondino. Ogni squadra testa per la prima volta, davanti a tutti, la propria monoposto, cercando di capire che macchina abbia realizzato. I team si nascondono, ma allo stesso tempo cercano di capire, o forse è meglio dire, interpretare le prestazioni dei propri avversari. In questo modo, quelle poche informazioni che trapelano sono sempre di ottimismo e speranza per la stagione che verrà.
In realtà, il dato che emerge maggiormente riguarda i Top team. Essi invece di costruire una vettura del tutto innovativa, hanno fortemente aggiornato quella precedente. Gli altri team si sono rassegnati, decidendo di concentrare gran parte dei loro sforzi già sul 2026. La McLaren sicuramente parte da favorita. La scorsa stagione la loro era la migliore monoposto in pista. Ciò che è mancato al team di Woking è stata la squadra, con strategie e scelte che sono costate la possibilità di vincere anche il mondiale piloti. Durante l’inverno gli uomini papaya hanno avuto tempo di lavorare sulla vettura e probabilmente anche su ciò che è mancato nella stagione precedente. La MCL39 ha mostrato un’ottima velocità di punta e un passo gara mostruoso. La vera sfida sarà mantenere (sempre se esiste realmente) questo vantaggio sugli altri team durante tutta la stagione.

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In casa Ferrari si dicono tutti entusiasti di Hamilton e della SF-25, unica monoposto a non essere esplicitamente una fusione tra la Red Bull e la McLaren. In pista la macchina ha piacevolmente sorpreso sia Lewis sia Charles. Nella giornata di oggi però sono stati necessari vari aggiustamenti e modifiche, anche nella parte posteriore della vettura. Dalle interviste i due piloti si sono mostrati ottimisti. Questo è sicuramente un aspetto positivo. Gli ingegneri probabilmente non riceveranno feedback opposti, potendo lavorare su un solo concept di macchina che si adatti perfettamente a entrambi.
Non dimentichiamoci che la lotta, se non ai titoli mondiali e costruttori, quantomeno alle vittorie dei singoli GP sarà a quattro. Red Bull ha ulteriormente evoluto la sua RB, al meglio delle proprie possibilità, dando vita a una monoposto che non sembra essere di facile comprensione. Dopo esser partita con qualche difficoltà, Max ha chiesto varie modifiche e il team si è concentrato poco sul long run, ma più sulla ricerca della prestazione nel giro secco. Come sempre è difficile capire quali siano le reali prestazioni della monoposto e quanto di suo ci metta Verstappen. L’olandese farà di tutto pur di conquistare un nuovo mondiale piloti.

Attesa, speranza e tifo non mancano fin da ora per la Mercedes, in particolare per Andrea Kimi Antonelli. La monoposto sembra essere migliorata, anche se i piloti lamentano un leggero porpoising e una grande difficoltà nel mettere le gomme in temperatura. Difficilmente il team Inglese, al netto di un miracolo, potrà ambire alle prime due posizioni nelle classifiche dei titoli mondiali. Le frecce d’argento possono essere l’ago della bilancia all’interno di questo mondiale. Più volte andranno a podio e più acceso ed entusiasmante sarà questo mondiale.
Per gli altri team, non si sono viste grandi novità o quantomeno sorprese in positivo. Da segnalare sicuramente il completo anonimato dell’Aston Martin e la figuraccia della Haas, che ha iniziato la nuova stagione con l’esplosione del cofano motore della monoposto di Bearman. Ricordiamo che quelli appena conclusi sono sempre solo dei test. Sicuramente non c’è il rischio che l’Alpine vinca il mondiale 2025, ma allo stesso tempo la differenza nella lunga stagione che tra poco avrà inizio, la faranno gli aggiornamenti. Le scuderie sono chiamate a bilanciare il tempo, i soldi e le energie da impiegare nello sviluppo di queste monoposto, con quelle necessarie per il progetto del 2026. Solo il team che riuscirà a trovare il giusto ecquilibrio si porterà a casa questo mondiale.
Federico Barbara