All’inizio del weekend gli erano state date 60 posizioni di penalità – ereditate da Daniel Ricciardo – a causa della sostituzione della quita power unit. Si poteva dire che non avesse nulla da perdere ma Lawson sa quanto sia importante dimostrare di essere veloce e preparato per una possibile sostituzione di Pérez in Red Bull.
Lawson sogna quel sedile – l’ha detto a gran voce – e (ri)comincia alla grande. Le pressioni tanto quanto le aspettative per questo weekend erano tante, ma il pilota neozelandese le ha sapute sfruttare, con la fame che contraddistingue i piloti giovani ed il loro primo approccio a questa Formula 1.
Inoltre, Lawson è stato protagonista di un siparietto con Fernando Alonso, tenutosi durante tutto il weekend, in quanto i due si sono trovati a lottare in pista (e fuori la pista – non si sono risparmiati nel far valere le loro ragioni).
Al termine della gara, Lawson si è mostrato contento ai microfoni, dichiarando: “È stata una bella gara, onestamente non me l’aspettavo”.
Ha aggiunto: “Abbiamo fatto un ottimo primo giro, ho sfruttato ogni piccolo distacco e ho recuperato qualche posizione. Ieri abbiamo fatto un ottimo passo avanti con la macchina, speravamo si sarebbe replicato in gara oggi e per fortuna è successo”.
L’obiettivo di Lawson era quello di imparare più possibile, grazie al format sprint del weekend – anche se con una sola sessione di prove libere. Il pilota aveva già il quaderno e la matita alla mano, ma diciamo che ha superato a pieni voti l’esame.
“La macchina era davvero forte e ha fatto esattamente quello che speravamo facesse. La gomma Hard funziona bene per noi e avevamo anche un buon ritmo. Quando sono rientrato e abbiamo preso un po’ d’aria pulita siamo riusciti a continuare a estenderci più a lungo di quanto avessimo pianificato e penso che per me, facendo lo sprint di ieri, ho preso appunti da quello che facevano gli altri, il che mi ha davvero aiutato“.
Alla fine fine ringrazia il team e punta gli occhi al Messico.
“L’intero team ha fatto un sacco di sforzi per prepararmi a questo, molte ore extra sapendo che era il mio primo weekend di ritorno in macchina, quindi un grande ringraziamento a tutti nel team per aver reso possibile tutto questo. Il Messico è una pista molto diversa, quindi vedremo cosa possiamo fare lì la prossima settimana”.