In F1 è arrivata la conferma che Renault (Alpine ndr) lascerà il circus a fine 2025, e di conseguenza anche il programma power unit F1 della casa francese cesserà. Dunque non si vedranno i nuovi motori della Renault nel 2026. Ed è un peccato vedere un marchio storico come quello francese che lascia il circus, ma era chiaro che prima o poi sarebbe accaduto. Dal 2026 il team Alpine (cambierà nome per forza di cose ndr) sarà spinto dai motori Mercedes, con un accordo già raggiunto tra le due parti…
Già dal 2021 con la rinominazione da Renault ad Alpine lasciava presagire ad un passo indietro del colosso francese, poi la mancanza di risultati in pista e la crisi tecnica hanno (forse) convinto i vertici transalpini ad alzare bandiera bianca. Se in qualche modo la fabbrica di Viry Chatillon continuerà a sviluppare i motori Alpine del WEC ed a produrre delle supercar, il prossimo passo sarà la vendita del team di Enstone.
Ma forse Renault non sarà l’unico costruttore a lasciare il circus. Il motivo? Semplice, al giorno d’oggi con queste regole tecniche a nessun costruttore conviene spendere cifre folli per entrare in F1. Si parla di circa 120 milioni di euro solo per quel che riguarda la realizzazione della power-unit. Senza poi contare della crisi nelle vendite dell’automotive (soprattutto in Europa e Stati Uniti) che porta a tagli e disinvestimenti nel mondo del motorsport in primis. Se un costruttore deve tagliare i costi, di solito parte proprio dal mondo delle corse ahimè…
I nuovi costruttori che entreranno in F1 dal 2026 saranno Audi, Ford ed Honda. La casa tedesca come team completo, mentre Ford ed Honda come motoristi. Mentre Cadillac dovrebbe entrare nel circus dal 2028… Ma allo stato attuale delle cose siamo davvero sicuri che questi nuovi costruttori entreranno in F1? Partiamo da Audi: la casa di Ingolstadt fa parte di quel gruppo Volkswagen che è in piena crisi economica, tanto vero che sono stati annunciati 15 000 tagli a livello di personale.
Mentre la stessa Audi chiuderà i battenti a Bruxelles dove viene prodotto un Suv elettrico della casa tedesca. Insomma non proprio una situazione rosea. Anzi, dal reparto corse Audi tutto sembra tacere. Inoltre altra cosa strana è il fatto che nessun top driver abbia firmato per la casa dei quattro anelli (Sainz incluso). Come se il management dello spagnolo ci avesse visto lungo su un possibile passo indietro all’ultimo di Audi…
Honda invece è decisamente più sicura del suo ritorno in F1, forte dell’accordo stipulato con Aston Martin. I giapponesi fanno sul serio, e di certo non si tireranno indietro da questa nuova sfida. Mentre dal fronte Ford tutto tace, nonostante la partnership annunciata con Red Bull dal 2026. Sul fronte Cadillac invece circolano voci su una possibile rinuncia nell’entrare in F1 da parte del team Andretti. Il motivo? Michael Andretti a quanto pare ha ceduto le quote di maggioranza del team al socio di minoranza Dan Towriss. E quindi il progetto F1 sarebbe incerto per il futuro, e per Cadillac non varrebbe più la pena investire risorse tecniche ed economiche senza più l’eventuale appoggio del team Andretti. Senza poi dimenticarsi del fatto che la casa americana è già impegnata ufficialmente nel WEC.
Al giorno d’oggi è chiaro che la F1 senza i grandi costruttori non riuscirebbe ad andare molto lontano. Ed al tempo stesso Liberty Media dovrebbe fare i conti con un prodotto che andrebbe a svalutarsi nettamente rispetto allo stato attuale. Cosa serve alla F1? Semplice: tornare al passato con i regolamenti tecnici. A cominciare dai motori! Solo così i costi tornerebbero ad abbassarsi, e di conseguenza ci sarebbe un ritorno dei costruttori in pompa magna!
Alberto Murador