Il WEC ha fatto tappa in Giappone sul circuito del Fuji, dove la Porsche è riuscita a vincere in casa della Toyota. La casa di Weissach con la vittoria in Giappone ha messo una seria ipoteca sul titolo piloti, ma anche in quello costruttori. Dovrà capitare l’impossibile nell’ultima prova del mondiale WEC in Bahrain ad inizio novembre, dove essendo una 8 ore i punti per il vincitore saranno ben 38.
Ma il team Porsche con la vittoria in Giappone della vettura #6 (Estre, Vanthoor, Lotterer) ora ha ben 35 punti di vantaggio sulla Ferrari #50 (Fuoco, Molina, Nielsen), e ben 37 sulla Toyota #8 (Conway, Kobayashi, De Vries). Per la casa tedesca oltre al titolo piloti, ci sono ottime possibilità di vincere anche il titolo costruttori, dato che la Toyota è a -10, mentre il Cavallino addirittura a -27.
La Porsche è stata molto brava a capitalizzare la superiorità nei confronti degli avversari, ma anche numerosi episodi a sfavore dei diretti avversari in pista. Nella corsa di casa la Toyota ha gettato al vento la possibilità di podio con un contatto della #7 contro la Porsche #5, quando alla guida c’era Kobayashi. Mentre la Toyota #8 non è andata oltre la decima posizione.
Ma se in casa Toyota c’è molto da recriminare, in casa Ferrari è andata peggio. Al Fuji si sapeva già che le 499P avrebbero giocato in difesa, ma in realtà è andata peggio del previsto. Ad un’ora dal termine della corsa la #51 (Calado-Giovinazzi-Pier Guidi) è stata costretta al ritiro per un problema all’ERS, mentre la #50 non è andata oltre il nono posto, a quasi 1′ dalla Porsche vincitrice. Negli ultimi giri della 6 ore del Fuji la Ferrari #50 ha perso diverse posizioni, venendo scavalcata da diverse vetture. In pratica la 499P non ha mai avuto il passo per stare con i rivali.
Il Fuji continua a rimanere una pista ostica per la vettura del Cavallino Rampante. Disastro totale per la 499P #83 gestita direttamente da AF Corse, solo dodicesima al traguardo. Ci si sarebbe aspettato di più dalla 499P gialla, soprattutto dopo la vittoria di Austin! Ma tra incidenti e penalità la #83 non è riuscita a prendere nemmeno un punto in Giappone.
Dopo aver parlato di Porsche, Toyota e Ferrari è doveroso parlare di BMW ed Alpine. Primo podio nel WEC per la casa tedesca e per la casa transalpina, rispettivamente seconda con la #15 (Vanthoor, Marciello, Wittmann), e terza con la #36 (Lapierre, Schumacher, Vaxiviere). Settima l’altra Alpine. A completare la top-5 la Peugeot #93 (Jensen, Muller, Vergne), e la Porsche #12 del team Jota, seguita dall’altra 963 del team britannico. La 9X8 è stata tra le sorprese del Fuji, o meglio, tra le sorprese dell’ultima ora di gara. La vettura francese ha mostrato un incredibile ritmo nel finale di corsa, a dimostrazione che la 9X8 è una vettura dalle mille sorprese. Sia in negativo che in positivo!
Peccato per la Cadillac che era in lotta per un posto sul podio dopo essere partita dalla pole position. La vettura americana è stata costretta al ritiro in seguito ad un incidente, quando alla guida c’era Bamber. La V-Series R blu si era troppo danneggiata nell’impatto contro le barriere, e quindi non c’è stato nulla da fare per il team americano. Ritiro anche per l’unica Lambroghini SC63 presente per un problema al cambio, costringendo tra l’altro i commissari di pista a chiamare dentro la SC.
Alberto Murador