Il gran premio di Baku ha visto trionfare la McLaren di Oscar Piastri. A suscitare scalpore, però sono state le ali posteriori mobili della vettura dell’australiano. Negli scorsi GP la polemica aveva visto protagonista di nuovo le due McLaren, con focus sulle ali anteriori ree di essere troppo flessibili. Vediamo la struttura dell’ala posteriore del team papaya e se si possa considerare legale o meno.
L’ala posteriore McLaren a Baku
Le ali posteriori McLaren, come si evince dal video di paragone tra Leclerc e Piastri sul rettilineo di Baku, hanno un inclinazione maggiore rispetto alle ali delle altre scuderie. In particolare l’ala posteriore, nonostante non sia azionato il DRS, risulta leggermente mobile. Lo stesso movimento è presente però sulla vettura della Ferrari. Dal video si nota come anche l’ala posteriore del monegasco si muova, seppur in quantità minore rispetto a quella papaya. Il vantaggio causato dal movimento dell’ala consente di diminuire l’attrito dell’aria, sebbene in quantità minore. Vediamo però adesso se questa ala può essere considerata ”legale” dalla federazione o meno.
This is just a joke 😂
the rear wing of the McLaren…#F1 #AzerbaijanGP 🇦🇿
pic.twitter.com/ejucH9wUhi— CL16__FanpageFr 🇲🇨 (@Cl16__FanpageFr) September 15, 2024
Cosa dice il regolamento?
Normalmente la flessibilità delle ali viene sempre sanzionata dalla federazione e considerata illegale. In questa particolare circostanza, la McLaren, ha potuto sfruttare la zona ”grigia” del regolamento, in cui si menziona il DRS. All’intento di questo punto della norma si esprime come l’unico movimento attivo consentivo sia appunto l’ala posteriore ma solo nel caso in cui sia attivata dal pilota. Altro appunto sull’ala posteriore sta nel possibile guasto. In casa di guasto, il regolamento, prevede che l’ala posteriore rimanga chiusa. Non vengono menzionati in alcun punto i possibili movimenti passivi dell’ala. Quindi si può dire che la McLaren, come spesso accaduto in passato con altri team, sia riuscita a sfruttare un cavillo regolamentare che quindi permette di usufruire di questa particolare conformazione.
Adesso il dubbio sorge spontaneo: vedremo quest’ala anche nei prossimi circuiti? La risposta, almeno di nuove normative della federazione, sarà si.