Un mondiale di F1 che ha regalato emozioni anche a Baku. Soprattutto nella lotta per la vittoria tra Piastri e Leclerc, con il monegasco e la rossa che alla fine hanno dovuto alzare bandiera bianca contro l’australiano della McLaren. Ed è un peccato, perchè oggi la Scuderia non è riuscita a concretizzare l’ottimo risultato delle qualifiche del sabato. Vista la competitività della SF-24 in Azerbaijan, ci sarebbero potute essere ben due rosse sul podio oggi.
Invece per il Cavallino solo un secondo posto conquistato con Leclerc, mentre peggio ancora è andata a Sainz, a muro a due giri dal termine del GP per un contatto con la Red Bull di Perez. Ma partiamo dalla corsa del monegasco: Leclerc è stato molto bravo in partenza nel mantenere la leadership del GP, e poi a condurre la prima parte della corsa con un ottimo ritmo. Imprendibile per tutti gli altri piloti. Sino al 15° giro, con Leclerc che aveva accumulato un vantaggio di quasi 6″ su Piastri.
Poi subito dopo al rientro in pista dopo la sosta ai box, Leclerc con la mescola hard si è fatto riprendere da Piastri (rientrando un giro prima del ferrarista), subendo poi un sorpasso grazie anche alla superiore velocità di punta della McLaren nei confronti della Ferrari. Ma un po’ della colpa va data anche al ferrarista che ha lasciato troppo spazio a Piastri in fondo al rettilineo principale. In F1 non bisogna mai lasciare tutto quello spazio ad un avversario. Ma forse Charles non si sarebbe mai aspettato un attacco da Piastri in quel frangente del GP…
Poi Leclerc ha tentato più volte di restituire il sorpasso al pilota australiano, senza però mai riuscirci. Piastri per tutti quei giri messo sotto pressione da Leclerc ha potuto contare su una McLaren molto forte in trazione in uscita dall’ultima curva prima del rettilineo finale. Ma anche ad una velocità di punta che la McLaren aveva nei confronti della Ferrari. L’effetto del DRS sembrava essere minimo, o quasi azzerato dalla velocità sul dritto della McLaren! La SF-24 sembrava esser più carica aerodinamicamente nei confronti della vettura “papaya”, tanto vero che a due giri dal termine il monegasco ha dovuto alzare bandiera bianca per un calo improvviso delle gomme posteriori sulla sua Ferrari.
Dunque continua la maledizione della pole a Baku per Leclerc in F1. Quattro pole conquistate nelle ultime quattro edizioni del GP, senza mai riuscir a vincere. La delusione di Charles a fine corsa era evidente… Ma nonostante tutto Leclerc può esser soddisfatto dopo Baku. Il binomio Leclerc-Ferrari sembra essere tornato definitivamente nelle posizioni che contano. Ora Charles è a -78 dal leader Verstappen a 7 GP dal termine. Chi l’avrebbe mai detto ad inizio mondiale?
L’altro grosso rammarico in casa Ferrari è lo 0 di Sainz a Baku, che pesa molto in ottica del mondiale costruttori per la rossa! Lo spagnolo è stato costretto al ritiro per un contatto con Perez a due giri dal termine. Il messicano della Red Bull nel tentativo di passare Leclerc si è fatto infilare da Sainz, per poi tentare di ripassare lo spagnolo nel rettilineo successivo. Il risultato è stato un contatto tra la ruota posteriore sinistra della Ferrari di Sainz e la ruota anteriore destra della Red Bull di Perez. Inevitabile il contatto con entrambi i piloti a muro.
Peccato per la posizione persa al via proprio a favore di Perez da parte di Sainz… Senza quella brutta partenza ed il tempo perso nel primo stint, lo spagnolo avrebbe addirittura potuto lottare per la vittoria. Un duro colpo lo 0 di Sainz, che forse potrebbe compromettere definitivamente le ambizioni di titolo nei costruttori per il Cavallino. Ora la F1 tornerà in pista il prossimo weekend a Singapore, sul circuito di Marina Bay, dove sulla carta la SF-24 dovrebbe essere ancora competitiva.
Alberto Murador