giovedì, Gennaio 23, 2025

IndyCar | Da Laguna Seca parte una nuova era

Dopo la vittoria di Alex Palou a Monterey (Laguna Seca), per la IndyCar è tempo di una nuova era.

I 95 giri da percorrere sul circuito di Monterey sono da sempre garanzia di colpi di scena e gare tiratissime e, nemmeno in questa edizione del 2024, ultima gara con i motori a combustione interna, sono mancate le sorprese. La pole position arpionata da Alex Palou ha subito indirizzato il week end verso lo spagnolo che, decisamente, punta a vincere il terzo titolo in quattro anni. Laguna Seca è decisamente una delle gare preferite dal pilota iberico, che è finito a podio in tutte e quattro le edizioni nelle quali ha partecipato.

Quando si parla di questo gran premio in particolare, occorre sempre tenere conto che Il meteo sulla penisola di Monterey fa sempre la sua parte. Mentre le temperature costiere sono intorno ai 16 gradi, la collina dove si trova il tracciato permanente composto da 11 curve e 2.238 miglia è in genere da 8 a 10 gradi più calda, in particolare nel tardo pomeriggio, ovvero quando la gara ha inizio. Con 26 gradi di temperatura dell’aria e la sabbia che sporca continuamente la pista, bisogna avere una messa a punto perfetta e saper guidare in maniera molto precisa.

La corsa ha visto in tutto cinque caution che hanno costretto i piloti a procedere dietro la Safety Car per 14 dei 95 giri. Nonostante il sorpasso subito in partenza da Kyle Kirchwood (Andretti Global), la strategia di Palou si è rivelata la più azzeccata.

A fine gara, il vincitore ha dichiarato ai microfoni:

“È stata una gara caotica. Non ho fatto un ottimo lavoro all’inizio e durante le prime ripartenze. Abbiamo lavorato molto duramente nelle qualifiche per ottenere la prima posizione, ma la squadra ha fatto un lavoro straordinario. La strategia era un po’ rischiosa per la posizione in cui ci trovavamo, ma sapevamo di avere il ritmo e dovevamo solo metterla in pratica. È stato divertente, molto intenso alla fine con quelle ripartenze, ma nel complesso è stata una settimana fantastica”

Colton Herta (Andretti Global) ha colto il suo miglior risultato di stagione, piazzandosi secondo al termine di una gara solida. Intervistato anche lui, ha dichiarato:

“È un buon risultato. Abbiamo scelto la strategia che abbiamo adottato e abbiamo fatto davvero un ottimo lavoro. La mia Gainbridge Honda è stata super veloce e, indipendentemente dal risparmio di carburante o meno, avevamo un buon ritmo. È un peccato non vincere qui, ma devo essere sicuramente contento del secondo posto”

Al terzo posto si è classificato Alexander Rossi (Arrow McLaren), il quale non ha mancato di rivolgere un pensiero a un’era del motorsport che giunge al termine:

“Sono triste perché è la fine di un’era. Siamo cresciuti innamorandoci di questo sport come lo conosciamo adesso. Allo stesso tempo, se guardi dove sta andando il mondo, dove stanno andando i produttori, devi evolverti. È un momento emozionante per la serie fare quel passo verso il futuro. È qualcosa che è importante per tutti noi e per i partner coinvolti. È felice e triste. È bello poter introdurre nuove tecnologie nelle auto, ma è anche triste che questa fase degli sport motoristici stia giungendo al termine”

Detto questo, sarà meglio che il nativo di Nevada City continui la sua striscia positiva per cercare un nuovo sedile, dal momento che il team Arrow McLaren ha ufficializzato Nolan Siegel per il prossimo anno.

Week end da dimenticare per il Team Penske: Will Power che era in testa al campionato è giunto settimo dopo un contatto con il compagno di squadra Scott McLaughlin. Decisamente un episodio controverso, che avrà senz’altro fatto infuriare “The Captain” (Roger Penske – NDR).

Prima di darvi appuntamento alla prossima gara sul circuito di Mid Ohio, dove inizierà la storia dei motori ibridi anche nella IndyCar, non posso fare a meno di evidenziare la prova davvero solida di due piloti che, spesso, fanno parlare di loro più per gli errori che per i risultati veri e propri: Colton Herta e Romain Grosjean. Il primo, giunto secondo, sta trovando una costanza che speriamo di vedere per tutto il resto della stagione, il secondo sta finalmente dimostrando che, se parte bene e sta lontano dai guai, può arrivare lontano. Ritirato purtroppo Luca Ghiotto a causa di un incidente (curva 4 – NDR) che lo ha messo fuori gioco al giro 34.

Come detto poc’anzi, il prossimo appuntamento del 7 luglio a Lexington, vedrà l’ingresso dei motori ibridi all’interno della NTT IndyCar Series. Per questo motivo, la vittoria di Alex Palou ha rappresentato un fatto storico. Il motore a combustione interna che ha monopolizzato e caratterizzato le automobili per oltre un secolo esce di scena dalla serie di punta del motorsport americano. Il prossimo motore sarà il risultato di una sinergia tra Chevrolet (in collaborazione con Ilmor – NDR), Honda e la IndyCar stessa. Honda ha contribuito a sviluppare il sistema di accumulo dell’energia a ultracondensatori (ESS) e Chevrolet/Ilmor ha contribuito a sviluppare l’unità generatrice (MGU). Ilmor assemblerà e distribuirà il pacchetto combinato ai team della IndyCar Series. Sparirà dunque la differenza tra le monoposto equipaggiate con Honda e quelle che montano il propulsore Chevrolet.

Non mancano le perplessità, come evidenziato da Colton Herta quando è stato chiamato a dare il suo parere sul nuovo “push to pass”, che vedrà una nuova formula in cui l’unione dell’Hybrid Assist e del Push To Pass creeranno un totale di 120 cavalli aggiuntivi per ciascun pilota.

“Non so quanta differenza farà, è una breve iniezione di energia. Potrebbe darti il vantaggio di sorpassare qualcuno, ma non penso che creerà molte opportunità. Penso che sarà più un fattore di quanta spinta avrai a disposizione. Sulle ripartenze da una caution, se non hai la batteria completamente carica, probabilmente verrai superato. Vedremo. È qualcosa di diverso, È triste vedere che la formula attuale sta volgendo al termine, ma è emozionante vedere verso cosa ci stiamo muovendo. È bello. Questo è tutto ciò che conosco della IndyCar da quando ne sono pilota. Il formato non è cambiato, non è cambiato veramente nulla. È entusiasmante avere un piccolo cambiamento con la tecnologia ibrida. So che molti sono entusiasti, perché è una nuova sfida per tutti.”

Chiaramente, dobbiamo prepararci a vedere anche degli stravolgimenti riguardo alle forze in campo. Un cambiamento simile non è soltanto epocale, ma è un salto talmente grande che dovrà portare tecnici e piloti a rivedere qualsiasi elemento: strategia di gara, stile di guida, sfruttamento delle gomme e dell’intera vettura. Normalmente, di fronte a questi cambiamenti così radicali, quelli che fanno più fatica sono proprio i veterani, perché dopo tanti anni in cui si consolidano abitudini e modi di guidare, è difficilissimo stravolgere tutto e doversi riadattare a uno stile diverso.

A livello tecnico, dobbiamo considerare che entrambi i componenti del propulsore ibrido si inseriranno all’interno della campana situata tra il motore a combustione interna e il cambio. Durante la rigenerazione, agendo sull’albero della frizione, la MGU crea potenza da immagazzinare nell’ESS. Secondo i dati in possesso della IndyCar, la potenza aggiuntiva viene distribuita attraverso lo stesso motore generatore su richiesta del pilota. I team e i piloti possono utilizzare le opzioni di rigenerazione che includono quella automatica -tramite la frenata o la posizione dell’acceleratore- o quella manuale tramite i paddle o i pulsanti selezionati sul volante. L’implementazione è disponibile solo tramite un pulsante di aggancio simile al sistema push-to-pass esistente. L’assistenza ibrida verrà aggiunta alle opzioni del tradizionale push to pass su circuit cittadini o permanenti, ma non potrà essere utilizzata sugli ovali . Usarli entrambi contemporaneamente darà ai conducenti una spinta di oltre 120 cavalli. Tra le altre cose, sarà la prima volta dopo vent’anni, che alla IndyCar il motore erogherà oltre 800 CV.

Secondo l’organizzatore, nei prossimi anni si prevede l’arrivo una potenza aggiuntiva con l’evoluzione dello sviluppo delle unità ibride. Un vantaggio in termini di sicurezza della nuova unità è che, se un’auto si ferma su una strada o su un circuito cittadino, il pilota può riavviare rapidamente l’auto utilizzando l’ibrido e continuare senza la necessità dell’intervento dell’AMR IndyCar Safety Team. Questo tipo di situazione la stiamo vedendo in Formula 1 già dall’avvento dell’ibrido, quindi gli appassionati di entrambe le categorie dovrebbero esserci abituati.

Chiaramente per noi europei che seguiamo la Formula 1 si tratta di cose già viste, ma come verranno recepite dai piloti e dagli appassionati di gare americane? Stiamo parlando di un cambiamento radicale inserito in una categoria che ha, ad esempio, un concept di telaio fermo da dodici anni. Sentire Colton Herta dire “Non è mai cambiato niente da quando sono arrivato”, è incredibilmente strano: stiamo parlando, infatti, di un pilota che sta correndo da sei anni. Per farvi un esempio, In Formula 1 l’era ibrida è iniziata nel 2014 e, da allora, abbiamo visto passare almeno tre regolamenti tecnici differenti.

La monoposto Indycar è ritenuta molto fisica e molto dura da guidare al limite. Alla grande mole di fatica per doverla gestire, si aggiunge la necessità di dover compiere molte regolazioni sul volante per ottimizzare il funzionamento dell’ibrido. Non mi stupirebbe assistere all’arrivo nelle posizioni di vertice di piloti che, fin ora, sono rimasti in ombra. Lo spirito di adattamento, ora come ora, è l’arma vincente per scalare la classifica.

Come sempre, la pista emetterà il suo verdetto a partire dal prossimo week end. Rimanete sintonizzati perché ci sarà tantissimo di cui parlare. Al momento, Alex Palou è tornato in testa alla classifica con 285 punti, Will Power secondo a quota 262, terzo Scott Dixon con 253 punti. Di seguito highlight della gara e classifiche. 

Fabrizio Bianchini
Fabrizio Bianchini
Da sempre appassionato di motorsport, specialmente del motorsport "old style" fatto di pazzia, romanticismo e odore di gomma bruciata.

Ultimi articoli

3,745FollowersFollow
1,130SubscribersSubscribe
Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com