Mentre aspettiamo che abbia inizio il weekend del GP d’Austria, Emanuele Pirro, intervistato a Pit Talk, ci permette di fare una riflessione sulle prestazioni della McLaren. Ricordiamo che Pirro è un grande esperto della scuderia di Woking, essendo stato impegnato nel Young Driver Program. Un incarico cessato poco tempo fa, dopo aver riempito di grandi talenti, come Gabriel Bortoleto (F2) e Bianca Bustamante (F1 Accademy), la sezione giovanile della scuderia.
E’ sotto gli occhi di tutti il grande lavoro fatto da Andrea Stella e dal suo team, per portare di nuovo in alto la McLaren. Non dimentichiamo che fino al 2022 la scuderia riusciva a malapena a competere con l’Aston Martin e la Renault (ora Alpine). Adesso è diventata un top team, in grado di poter portare a casa anche un mondiale.
Un potenziale emerso dalla seconda metà della staggione scorsa, e consolidatosi ancor di più in questa, con la prima vittoria di Lando Norris al GP di Miami. Un’altra vittoria sarebbe potuta arrivare anche nello scorso GP, se l’inglese fosse partito meglio. Così Emanuele Pirro:
“Lui sa, essendo un ragazzo anche onesto, di aver perso l’opportunità di vincere una gara. (…) Lando ha cercato di chiudere Verstappen quando non poteva più chiuderlo e a un certo punto lui doveva dimenticarsi di Max e cercare di difendersi da dietro. Ha tentato di non perdere una posizione e ne ha perse due. Quando si parla di un potenziale campione del mondo, bisogna anallizzare in modo un pò critico anche queste piccolissime imperfezioni e lui se n’è accorto“.
Non dimentichiamoci che la scuderia conta di due piloti. Norris è il Leclerc, o il Verstappen, della McLaren, ma Oscar Piastri è la seconda pupilla. Zak Brown ha creduto fin da subito nel potenziale dell’australiano, facendo carte false per sottrarlo all’Alpine. Una mossa azzeccatissima, che si sta ripagando da sé. Nonostante tutto però, secondo Pirro, è difficile che la squadra riesca a vincere un mondiale quest’anno:
“Penso che a livello di mondiale, se Red Bull fa un passo indietro, la completezza di Max nell’ottimizzare tutte le situazioni è ancora difficile da raggiungere. Noi vogliamo vedere le gare combattute, vogliamo vedere una gara in cui forse si sa chi vince, ma chi arriva secondo o terzo non è scontato. Penso che questo sia veramente un bel periodo per la Formula 1“.