Charles Leclerc sembra aver trovato di nuovo l’adattamento alla macchina che mancava da un po’ di gare, ma l’entusiasmo della pole position non è durato molto. Qualificato secondo nelle sprint shooutout, chiude la sprint race al terzo posto, beffato dalla difesa di Verstappen e dall’attacco di Hamilton.
Venerdì: il numero 16 ritorna in Pole Position
Il weekend inizia con una sola sessione di prove libere, in vista della modalità sprint, e Charles Leclerc – che era già in pole provvisoria dopo i primi giri del Q3, strappa la pole position dopo aver migliorato di due decimi il suo tentativo finale, con un tempo di 1.34.723 che gli ha regalato la sua 21esima pole della carriera. Adesso è il pilota, insieme a Bottas, ad avere più pole position in carriera senza aver vinto un mondiale.
Il compagno di squadra, Carlos Sainz, si qualifica quarto e, ai microfoni post qualifiche, afferma di aver lottato un po’ nel settore finale, ponendosi come obiettivo quello di migliorare per il sabato sprint.
Sabato: Sainz combatte con il degrado sulle soft. Podio per Leclerc
Nelle sprint shoutout, Max Verstappen torna a posizionarsi nella sua casella: la numero uno. Dopo essere stato beffato dai track limitis nelle qualifiche del venerdì, l’olandese si piazza primo, tenendo dietro Leclerc – in ottima forma per tutto il weekend – di soli due millesimi. Sainz gli sta dietro di circa due decimi, classificandosi sesto.
Alla partenza della sprint race, tutti i piloti sono su gomme medie, mentre Carlos Sainz opta per le soft, che gli permettono di risalire in quarta posizione. La diversa strategia sui due piloti Ferrari è servita per fare un’analisi sul degrado gomme in vista della gara di domenica, ma non ci sono stati buoni riscontri con le soft di Sainz. Infatti, dall’11esimo giro su 19, le gomme iniziano a degradarsi e Carlos perde posizioni, venendo attaccato e superato da Norris prima, e da Pèrez successivamente, chiudendo sesto.
Leclerc sale sul podio della sprint race, ma solo in terza posizione. Ottima la partenza, ma viene affiancato e “accompagnato” da Verstappen fuori dalla pista – prima di entrare in curva uno. Così ne approfitta Lewis Hamilton, che partiva terzo, terminando il sorpasso su Charles che scende in terza posizione e fa di tutto per gestire il degrado dei suoi pneumatici, portando a casa i suoi sei punti. Occhio a Norris che poco prima dell’ultimo giro della gara, era a poco più di un secondo dal monegasco.
Ai microfoni post gara, Vasseur non si ritiene pienamente soddisfatto della performance, ma ritiene che quei 19 giri sono serviti per dare un quadro più chiaro della situazione, di dove sono esattamente gli avversari e quali sono le opzioni per il team di Maranello.
Domenica: disastro con Leclerc
Leclerc non riesce a tenere la sua prima posizione e, al via del Gran Premio degli Stati Uniti, Lando Norris diventa il leader del GP, mentre Sainz guadagna una posizione. Solo al giro 7/53 Leclerc è terzo, ed anche Sainz retrocede, passato da Hamilton e Verstappen, girando su tempi alti. I due Ferraristi sono chiamati a gestire le gomme, complice anche il graining. Leclerc paga la strategia (una sola sosta) che lo ha condannato ad una sesta posizione chiusa con le gomme hard, e dietro il compagno di squadra qualificato quarto. Crolla completamente la sua performance negli ultimi giri del Gran Premio, buttando la possibilità di un podio che il monegasco vedrà dal basso.
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