Vincere aiuta a convincere e questo lo sappiamo bene. Così la Ferrari ha chiuso Singapore nella serata di ieri, davanti a tutti e con la convinzione di essere sulla strada giusta per qualcosa di meglio. Sì, perché che ci fosse un progetto o un cambiamento in atto era e doveva essere chiaro a tutti ma che ci volesse del tempo anche. Il trionfo con Sainz e il podio sfiorato da Leclerc, tuttavia, non sono il punto d’arrivo ma solo quello di partenza come precisato dal Team Principal Ferrari, messaggio chiaro e di cautela per tutti in vista delle prossime gare che difficilmente saranno un dominio ma allo stesso tempo non saranno un passo indietro.
Le pagelle del weekend
C.SAINZ – VOTO 10 + menzione speciale
Un fine settimana così forse non se lo aspettava nemmeno lui alla vigilia ma allo stesso tempo non ha fatto nulla per negarsi la possibilità di portarlo a casa. Da due gare lo spagnolo sembra il più in palla di tutti, prima il tripudio della pole position a Monza, poi la grande lotta a difendere il podio in gara e ora questa perla rara degna del miglior Vettel a Singapore. Primo dall’inizio alla fine in, praticamente, tutte le sessioni. È stato quasi un bel sogno che fosse durato tutta la stagione… non andiamo oltre. Sogno che ad ogni modo è realtà e dimostra la maturità raggiunta da Sainz e quel pizzico di follia e sangue freddo che porta a dire: “Si, nel caso in cui capitasse, Sainz saprebbe lottare per il titolo”. Perché delle gare del genere le vincono piloti così, che non sbagliano sotto pressione e che si prendono il rischio delle proprie scelte. Così come mostrato da Hamilton, Verstappen, Alonso, Leclerc e ora anche Sainz che si aggiunge alla lista con una gara anche miglior della prima vittoria di Silverstone. CONSACRATO DI NOTTE
L.NORRIS – VOTO 9.5
Se per Sainz la consacrazione è già arrivata (almeno come vincitore di tappa) per Lando Norris manca solo quella. Il britannico dimostra una volta di più in questa stagione e in questa primissima parte di carriera di poterci essere e poter riportare la McLaren a lottare con i grandi, con la Ferrari, Red Bull e Mercedes così come da tradizione. Lando non ha sbagliato, forse tenendosi qualcosa nel taschino perché un vero e proprio attacco all’amico Sainz non è mai arrivato ma tutto sommato è andata bene così, visto che la prospettiva poteva essere fuori dal podio. Con alti e bassi si è ripreso la McLaren sulle spalle riportandola in orbita e strizzando l’occhiolino a un 2024 che dovrà essere vincente. PODIUM DRS -ZONE
L.HAMILTON – VOTO 8
Parlando di sangue freddo, Lewis non ha nulla da imparare ma al massimo insegnare. Lo stesso sangue freddo che gli ha permesso di restituire due posizioni (che poi una bastava e avanzava anche) dopo il taglio di curva uno al via, senza perdere ne calma e ne ritmo ma anzi salire sul podio sfruttando l’errore del compagno, proprio quando contava. La forza della perseveranza e della costanza che meriterebbero un ritorno alla vittoria, intanto è ancora podio con nessuna voglia di mollare. REGNANTE (ANCORA)
C.LECLERC – VOTO 7.5
Un compito diverso quello vissuto da Charles, forse mai vissuto nemmeno insieme a Vettel, ovvero quello della seconda guida. Crudo da dire ma a Singapore è stato così dal primo giro ed è stato accettato da Charles che solitamente gioca il ruolo contrario. Mosse perfette quelle del monegasco, accettate e soprattutto portate a termine perché una parte del trionfo di Sainz è anche sua, specialmente con quel gap iniziale e prima della Safety Car, la stessa che l’ha condannato e che di fatto l’ha forse reso meno cannibale alla ripartenza perdendo la posizione su Hamilton. Gara macchinosa chiusa comunque al quarto posto e con tante speranze per il futuro dove però ci saranno da ottenere i gradi in campo. SCUDERIO DI EXTRA-LUSSO
M.VERSTAPPEN – VOTO 7
Inquadrato poche volte anche a Singapore ma questa volta non per manifesta superiorità ma per evidente difficoltà. Un tuffo nella piscina dell’umiltà per tutta casa Red Bull e anche per Max che, tra le altre cose, ha solo allungato di una gara probabilmente i festeggiamenti già assicurati da mesi. Troppe difficoltà da vivere tutte insieme e senza preavviso gli avevano fatto perdere la pazienza già nelle libere, in gara è andata leggermente meglio e con qualche giro in più avrebbe anche preso Leclerc. Battuta di arresto sì ma niente di serio, almeno in questo 2023. INNERVOSITO
L. LAWSON – VOTO 9
Cosa ci facciamo con Ricciardo quando abbiamo Liam Lawson? Fossimo allo stadio forse apparirebbe questo striscione che di fatto riassume le prime gare in Formula 1 del classe 2002. Un debutto che qualcuno direbbe “da predestinato”, non solo senza errori ma anche a punti in una delle gare che richiede più ritmo e precisione di tutte. Il futuro è ampiamente in Formula 1 per questo ragazzo che dovrà fare i conti con il ritorno di Ricciardo dopo Suzuka e con l’universo Red Bull non sempre clemente, ad ogni modo guai a perderlo. IL SEDILE 2024 DOV’E’?
G. RUSSELL – VOTO 5
Mancava così poco George, veramente poco per chiudere una gara da protagonista assoluto. Dalle qualifiche in poi un solo pilota ci credeva tanto quanto Sainz in questa vittoria ed era assolutamente George Russell. Dal primo team radio fino all’ultimo il pilota inglese ha sempre espresso la volontà di voler fare qualsiasi cosa pur di vincere e la squadra l’ha accontentato. La strategia quasi folle sulla carta di rientrare sotto VSC e mettere gomma nuova, dopo pochi giri si è rivelata la genialata del mese, abbattuta solo dall’altra genialata di Sainz. In altre condizioni probabilmente George avrebbe sorpassato tutti verso il successo ma la distrazione finale l’ha riportato contro le barriere e con i piedi per terra. Ancora un po’ da lavorare su questo ma nemmeno troppo per poter dire la propria. DISTRATTO
FERRARI – VOTO 10
Visto quanto servono le gerarchie? Gli ordini di scuderia e tutte quelle cose che hanno contribuito a creare l’epoca d’oro? Eppure qualcuno non ci credeva, perchè “tanto non ci si gioca nulla”, smentiti, subito. La Ferrari che più volte è stata criticata per errori e tutto il resto a Singapore è stata a livello di chi non sbaglia con la sola idea in testa di vincere. Tenere Sainz davanti e chiedere a Leclerc di perdere terreno per “un bene superiore” è stata tra le mosse più sportivamente crudeli quanto giuste di qualche anno a questa parte. I fatti parlano con Sainz mai impensierito nella prima parte e in grado di giocarsela fino alla fine. Con questo approccio la Ferrari può tornare a fare il risultato quando serve e dilagare se ci sono le possibilità, e questa è una certezza. UN SALUTO AGLI SCETTICI
MCLAREN – VOTO 9
Dieci mancante solo per una vittoria ancora non raggiunta ma tutto il resto è forse anche meglio del capolavoro Red Bull. Pensare alle prime gare, ai musi lunghi di chi sa che dovrà lavorare, ora fa sorridere perché i frutti stanno arrivando e arriveranno presto. Il podio di Norris, le dieci (dieci!) posizioni recuperate da Piastri e il recupero dei ragazzi di Woking è da premiare a fine stagione, anche perché una McLaren fuori dalla top ten non si poteva più vedere e adesso occhio a vederla spesso in top… tre! NOTTI STELLA-TE
RED BULL – VOTO 5
Unica pagella insufficiente della stagione almeno per adesso, unica perché la battuta d’arresto quasi non si spiega. Red Bull ma in partita nemmeno nelle prove libere e troppo lenta in qualifica per essere vera. Un campanello di allarme per il futuro, forse, un caso come già successo in passato ad altri dominatori ancor più probabile. Ad ogni modo Singapore è da dimenticare e Suzuka probabilmente sistemerà le cose. STOPPATI