Un fiume in piena Mario Donnini, ospite a Pit Talk per il dopo Monza, per commentare la lotta tra Leclerc e Sainz vista nel finale di gara.
Nella precedente gestione del team, in carico a Mattia Binotto, si sono visti pochissimi scorci di lotta tra compagni di squadra; non è stato così per la gara di casa.
Ma è stato giusto dare il via libera ai due Ferraristi?
“Finalmente hanno dato gara libera. Nello scorso anno, dove solamente Leclerc aveva qualche possibilità di vittoria del mondiale, almeno fino al GP d’Austria, davano continuamente gara libera.”
“Improvvisamente, quando buttarono a mare il mondiale per manifesta inferiorità di squadra e di macchina, hanno iniziato a dare ordini di squadra fino alla fine del campionato.”
“Questo è assurdo. Gli ordini di scuderia si danno solo in caso di lotta per il mondiale.“
“Allo stato attuale Ferrari non ha nulla da perdere nel concedere gara libera ai suoi piloti. Con buona pace del secondo posto nel mondiale costruttori.“
Donnini va oltre l’ostacolo e ci regala l’immagine più calzante per spiegare la sua opinione.
“Il secondo posto nel mondiale costruttori non se lo ricorderà nemmeno Benedetto Vigna, tra due anni” riferendosi all’amministratore delegato di Ferrari.
“La classifica costruttori è propedeutica all’economia di una squadra, a beccare soldi, ma non mi sembra che in Ferrari piangano miseria…”
“Faccio un bell’applauso alla decisione del muretto. È qualcosa che spero accada spesso, evitando certe dinamiche da ufficio scelte a tavolino.“
“Hanno lottato, si sono scornati, e quello più bravo si è preso la coppa. Che bello!“